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Foschi: “Giuntoli uomo giusto. E' una garanzia, ma prevede cambio filosofia juventina”
10 mag 2023 19:33Calcio
© foto di Federico Gaetano

Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto il dirigente sportivo Rino Foschi.

Scenari futuri per la Juve. Giuntoli può essere un’idea praticabile?
“Penso che sia un nome equivalente a una garanzia. Ha passione, credibilità, serietà e risultati. Deve portarsi dietro il gruppo di lavoro se vorrà riconfermarsi nei risultati che ha avuto a Napoli”.

Il metodo Giuntoli è uno stile di lavoro “fattibile” per la Juve di oggi?
“Giuntoli viene da programmi diversi, viene da una società che guarda al millimetro ogni operazione senza buttare via manco un euro. Il Napoli ha cercato il guadagno sportivo, oltre che quello tecnico. E’ stato bravissimo nelle uscite. La Juventus è una vita che prende giocatori importanti, con stipendi importanti, sbagliando spesso. L’ammortamento di determinati campioni non può essere effettuato, quindi la Juve dovrà abituarsi a un tipo di programma diverso, dove si deve ripartire da zero. L’operazione CR7 è stato un fallimento sotto moltissimi piani. Questo - con un tipo di dirigente come Giuntoli - sarà impossibile che capiti. Ho la sensazione che quell’operazione abbia anche allontanato un dirigente oculato come Marotta”.

E’ adatto Allegri per il “tipo di giocatori” che potrebbe portare Giuntoli e per sviluppare giovani?
“Allegri è una persona seria. Gli anni però pesano e lui e lì da tanto tempo e Allegri riesce comunque a rimanere un grande professionista indipendentemente dal contesto. Quando arrivò sulla panchina bianconera al posto di Conte non era graditissimo, ma alla lunga credo che il programma possa pagare in ogni caso nel futuro prossimo”.

La Next-Gen della Juve sta portando frutti. Le seconde squadre potranno essere importanti anche per altre squadre?
“E’ importante se i giovani vengono messi in pista. Parlo della mia esperienza: nei 7 anni a Verona non esisteva questo tipo di politica sui giovani. Pensai: bisogna fare un gruppo di lavoro e puntare sui giovani. Anche se ebbi molte discussioni al tempo, alla fine avemmo ragione a procedere in questo modo”.

Se la Juventus dovesse vincere l’Europa League, che voto si dovrebbe dare alla stagione dei bianconeri?
“Un voto molto alto. Moltissimi giocatori che avrebbero dovuto fare la differenza non hanno giocato mai e molti altri, tra infortuni e mancato rendimento, non hanno fornito l’apporto sperato”.

Miretti, Fagioli, Iling-Junior capaci di fare la differenza. L’esempio sarà seguito da altri?
“Dovrà essere seguito come modello, così come molti hanno seguito il modello dell’Atalanta. Non si può pensare di partire in campionato sognando di ammazzarlo come ha fatto il Napoli quest’anno. Spesso, per accontentare i tifosi, si fanno dei salti che producono grandi cadute”.

Siamo a un’ora e mezza dal derby di Milano. Come vede queste 5 squadre nelle semifinali d’Europa?
“Abbiamo fatto bene, con alti e bassi e col giusto pizzico di fortuna. Sono molto contento di quel che abbiamo fatto in Europa. Questo non cancella tutto quello che non va del nostro caro calcio italiano”.

Modifica sul regolamento della Primavera, che sposta in avanti l’ingresso del professionismo dei giovani italiani…
“Certe regole intanto vanno fatte, ma poi possono essere corrette in corsa. Potrebbe essere una contraddizione, per poi non presentarsi come tale”.

TMWRADIO Redazione