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Flachi: "Italiano e Pioli a fine ciclo? A volte è giusto per i tecnici trovare nuovi stimoli altrove"
27 mar 2024 16:01Calcio
© foto di Federico De Luca

Ospite del pomeriggio di TMW Radio, a Maracanà, è stato l'ex calciatore Francesco Flachi.

Le piacerebbe tornare alla Sampdoria?
"Magari. Sto ultimando il corso allenatori. Spero di avere la possibilità di allenare anche i giovani, per imparare si deve partire dal basso".

C'è un allenatore che la ispira in Italia?
"Mi piace Thiago Motta, ma bisogna vedere chi alla lunga chi riesce a confermarsi. I princìpi del calcio rimangono quelli, si prova a cambiare perchè c'è meno qualità e si cerca di coprire i difetti. Io mi ispiro a Novellino, come gioco e motivazioni. ma alla fine contano i giocatori".

Fiorentina, c'è la sfida col Milan ora. Italiano e Pioli col destino incerto:
"Penso che delle volte sia anche giusto trovare altre motivazioni. Italiano ha fatto benissimo, forse non ha coronato il sogno di vincere un trofeo, anche se ha la possibilità anche quest'anno di farlo. A fine ciclo lui e Pioli? Io penso che dopo un po' anche gli allenatori hanno bisogno di trovare altre emozioni e motivazioni".

La Fiorentina è una società strutturata per fare il salto di qualità?
"Può farlo ma dipende da loro. Negli ultimi anni ha avuto sempre un grande difetto, l'attaccante. Per il resto la squadra è ottima. Non hanno mai trovato un attaccante che ti garantisce 15-20 reti. Poi un'annata dipende anche dalle altre, perché magari riesci a inserirti in un discorso più importante".

Che idea si è fatto del momento di Chiesa?
"E' uno dei migliori giocatori italiani, ha qualità e forza per vincere le partite da solo .una situazione così ci può stare, soprattutto dopo due infortuni gravi. Ci vuole anche più tempo per riprendersi. Per quello che ho visto in Nazionale, c'è bisogno di lui al meglio. Ci sono pochi uomini che saltano l'uomo. Per me Allegri non lo usa bene, come seconda punta perde tanto delle sue qualità. Deve giocare sulla fascia, quando sta bene partendo da lontano è imprendibile".

Daniele Petroselli