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Fedele: "Napoli, post-Allan uno tra Nandez e Kessie. Occhio a Llorente-Benevento"
02 giu 2020 19:00Calcio

Enrico Fedele, ex procuratore e dirigente sportivo, ha parlato delle trattative impellenti in casa Napoli, partendo dal rinnovo di Mertens, nel corso della trasmissione Stadio Aperto su TMW Radio: "Mertens ha firmato non tanto per la velocità del Napoli, ma per la lentezza dell'Inter. Voleva 3 anni di contratto e un bonus, l'Inter gliel'ha proposto di due con opzione per il terzo. Il Napoli provvederà a risolvere il problema sul contenzioso dei diritti d'immagine: se l'Inter fosse stata più veloce, sarebbe andato ai nerazzurri. Aveva dato il suo assenso. Penso che abbia inciso la determinazione di Gattuso: fosse per De Laurentiis, avendo chiesto l'abolizione del contenzioso, non l'avrebbe fatto ma in realtà Gattuso si è imposto su due giocatori: Zielinski e Mertens. A Gattuso tra l'altro va la nostra solidarietà per la scomparsa della sorella".

Llorente andrà via? "Si fantastica del Benevento. Conosco bene il suo presidente, è una persona umile e determinata...".

Milik più Premier League o Juventus? "Più l'Inghilterra. De Laurentiis non la prende in considerazione l'ipotesi Juve. Anche per fisicità è un giocatore che poi ben si adatta al calcio inglese, non credo prenderà più di quanto ha speso, qualcosina di più di 30 milioni".

C'è il problema degli slot extra-UE anche. "Togliamo di mezzo Everton infatti, anche se potrebbe uscire un extracomunitario. L'unica soluzione è dare via Lozano, nel momento in cui vuoi portare su Osimhen del Lille, che ormai sembra una bottega per il Napoli. Il ragazzo ha una valutazione abbastanza alta, e poi Petagna che fa? Un'altra operazione stile Inglese? Se il Napoli fa un cambio radicale a gennaio, è per ridurre il monte ingaggi perché non fa la Champions. Oggi ci sono Petagna e Mertens, se arriva Osimhen allora per forza Petagna deve andare via. Nel Napoli regna una bella confusione... Sento di Tonali, ma se parte Allan, e parte sicuro, ha bisogno di un mediano. I giocatori appetibili potrebbero essere Nandez, magari compensando col riscatto di Rog, oppure un giocatore molto caro a Gattuso, Kessie".

Veretout no? "No, assolutamente. Avendo già Lobotka no".

Koulibaly vale ancora 100 milioni? "Qualcosa in meno. L'anno scorso c'è stata una proposta dal Chelsea, tramite Ramadani, per più di 100 milioni di euro. Lui vorrebbe andare in una big, ma non al PSG. Liverpool e Manchester City potrebbero essere interessate. Il Napoli deve fare una scelta o meno sul tenere Koulibaly. Io tra l'altro, a mio giudizio, avrei fatto almeno un altro anno con Callejon. Il Napoli di Sarri non esiste più se smantelli la squadra, tranne che per Mertens e Insigne. A quel punto lotti per l'Europa League. Il Napoli ha speso 88 milioni di euro per prendere buoni giocatori, Politano, Petagna e Rrahmani, ma questi sono compensati dai riscatti di Sepe, Inglese, Chiriches, Rog e qualcun altro che devono arrivare. Se vende Milik e Allan, più anche un prestito oneroso per Lozano, magari recuperando con quelli di Ounas e Younes, arriva a 100 milioni. Senza vendere Koulibaly. Io avrei preso un grande attaccante, Cavani. Vero che vuole 7-8 milioni per tre anni, ma rientra nel Decreto Crescita, che prevede tanti tagli da fargli prendere effettivamente quanto Insigne. Credo che invece, rinnovando dal basso, ci saranno sette camicie da sudare per arrivare al sesto posto".

Qualcuno ha criticato l'Inter per quanto ottenuto dalla cessione di Icardi. Lei che ne pensa? "Ricordo che si parlava di 100 milioni, invece sono 58. Ha risparmiato però già lo stipendio dello scorso anno, e in pratica sono 70 milioni. Vista la situazione del calcio e della pandemia anche economica, non so quanto altro avrebbero potuto incassare... Tra il dire e il fare meglio cavarsi un dente".

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Enrico Fedele, direttore sportivo, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio