
ROMA-SPEZIA 2-1 | 6’ Nikolau (S); 43’ Zalewski, 90’ Dybala (R ).
COMMENTO (di Alessandro Sticozzi)
Foti col 4-2-3-1, tanti uomini a riposo e Dybala-Pellegrini-El Shaarawy dietro a Belotti. Semplici cerca punti salvezza all’ultimo turno col collaudato 3-5-2: davanti Gyasi affianca N’Zola.
Al 6’ lo Spezia va avanti con Nikolau su assist (non sappiamo quanto volontario) di Bourabia dalla destra. Bravo il “43” dei liguri a deviare di testa la “bomba” che giungeva dalla destra sugli sviluppi di un calcio di punizione. La Roma reagisce in maniera ordinata, cogliendo una traversa con El Shaarawy al 15’ con un bel fendente da fuori area.
La gara prosegue su ritmi non trascendentali, con lo Spezia che mano a mano si ritrae in difesa con ordine e con la Roma che sfrutta l’assetto a 4 per un modo di impostare più arioso, pur senza troppo costrutto in zona gol.
Serve un cross di Zalewski per pareggiarla, con tanti che sfiorano e nessuno che tocca di fronte a Zoet, che viene beffato al 43’.
Anche nel secondo tempo la gara resta vivace, con lo Spezia che prova a tenere alta la linea la Roma che gira a largo, essendo tornata a 3 dietro con l’inserimento all’intervallo di Llorente per Celik. I giallorossi permangono più propositivi, con i liguri che badano a tenere il pari considerando “alla radiolina” il risultato di Milano che vede il Milan davanti all’Hellas Verona. Buona occasione per Pellegrini all’ottavo, con la spaccata del capitano giallorosso da posizione defilata che finisce alta.
Col pari dell’Hellas a San Siro la gara sale molto di tenore nervoso, con mischie che si aprono in giro per il campo su varie situazioni molto complicate da decidere per Maresca.
Ne fa le spese Abraham, che esce in barella a pochi minuti dal suo ingresso; al suo posto Spinazzola, con Wijnaldum (fischiatissimo per l’assente prova in Finale di Europa League) che entra poco dopo al posto di Mancini, con Foti che torna a 4.
La Juve è nel frattempo avanti a Udine e per la Roma sarebbe Conference League. Segna il Milan contro l’Hellas Verona e allo Spezia basta quindi il pari.
Zoet toglie il gol del 2-1 a Dybala, poi a 3’ dal termine para bene sulla linea in mischia.
El Shaarawy decide di far vedere la sua gran classe nei pressi del 90’ dribblando tutto lo Spezia e prendendosi il calcio di rigore che la Joya trasforma per il 2-1.
I minuti di recupero sono 8’. Si gioca fino al 102’ forse in ossequio a quanto accaduto a Budapest. Ma la Roma vince 2-1 e va a giocarsi la prossima Europa League, con lo Spezia che - avendo perso parallelamente a quanto capitato all’Hellas a San Siro - va agli spareggi.
PAGELLE:
Dybala 7 - È sempre lui l’uomo decisivo. Ha alzato il tasso qualitativo dei compagni, prendendosi un ruolo da leader che alla Juve - in carriera - gli era sempre mancato.
Celik 6 - Si trova paradossalmente meglio da terzino destro che in altri ruoli. Primo tempo diligente.
Pellegrini 6,5 - Sfiancato da Budapest, si presenta orgogliosamente in campo e gioca la solita gara piena d’impegno.
Zalewski 6,5 - Il giovane esterno trova un gol un po’ casuale a margine di una prestazione comunque volitiva a livello generale.
Nikolau 6 - Coraggioso e bravo e mettere la testa sulla bomba di Bourabia per lo 0-1. Controlla bene Belotti. Col passare del tempo sembra cedere al pari dei suoi compagni, prendendosi il secondo giallo (quindi rosso) sull’occasione del rigore vittoria per la Roma.
Belotti 4,5 - 38 giornate di campionato. Varie ed eventuali occasioni. Oggi, come sempre, zero gol.
Ampadu 5,5 - Il più attento dietro, non solo sul centravanti di turno, bensì pure sugli altri frombolieri d’attacco della Roma. Sembra impazzire al 10’ della ripresa quando punta tutti partendo da dietro e - con la palla persa - quasi causa il gol del 2-1 della Roma.
N’Zola 5 - Poco servito, sbraccia tanto davanti. Anche se per una volta gli si preferisce Gyasi.
ARBITRO:
Maresca 6 - Differentemente dal suo collega inglese, prima perdona ma poi ammonisce quando deve (come nel caso di Esposito). L’unica sbavatura è il giallo molto severo per Pellegrini a fine primo tempo. Perentorio nell’ammonire alla prima perdita di tempo Zoet… e il pubblico dell’Olimpico quasi non se l’aspettava. Quando la gara s’incattivisce, sembra a tratti perdere di mano l’equilibrio della partita.