
Il giornalista del Sole24ore Gianni Dragoni è intervenuto durante il programma "Piazza Affari" a TMW Radio per commentare vari temi.
Che idea si è fatto sulla questione “stadio” del Milan? Sulle parole di Scaroni?
"È possibile che lui conosce già le cifre della questione. Il 30 giugno si chiude la stagione e il bilancio. Lo scorso anno il Milan aveva una perdita di 75 milioni e l’anno prima ancora poco meno di 100. C’è una crescita. La Champions League ha dato una spinta importante ai ricavi. Il monte ingaggi è lievitato ma non così tanto da compromettere il bilancio. Prima i risultati si fanno e poi si annunciano ma forse Scaroni voleva portare entusiasmo. La questione stadio è legata anche a questioni di concessioni".
Come mai non si può continuare con San Siro?
"Per lo stadio si è parlato di almeno 500 milioni di investimento. Bisogna capire che cosa si intende per stadio. Molto spesso, infatti, non si pensa solo allo stadio. Nel progetto c’era un forte sviluppo o comunque una forte speculazione immobiliare. Entrambe le squadre milanesi si sentono molto ambiziose anche per i risultati. Non è detto che siano destinate ad andare avanti sempre in due. Credo che il discorso di investimento venga soprattutto dall’occhio di un grande guadagno. Andrebbe fatto uno sguardo complessivo e non solo del calcolo economico comunque".