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Dossena: “Spalletti può aver pensato di non poter fare di più. De Laurentiis sceglierà un profilo d'immagine internazionale”
01 giu 2023 19:31Calcio
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’ex calciatore del Napoli Andrea Dossena.

Ti aspettavi il fatto che Spalletti si sarebbe fermato per un anno sabbatico? Tanti hanno elucubrato attorno a un rapporto già consumato con De Laurentiis…
“Non credo al rapporto logoro tra i due, non ci sono stati momenti di tensione. L’annata è finita in crescendo con lo Scudetto. Spalletti avrà pensato di non poter far altro oltre vincere uno Scudetto al Napoli o perché in generale ha sentito tanta stanchezza. Magari può aver pensato di pretendere un miglioramento di questa rosa per vincere anche in Champions; se dovesse aver avuto una risposta incerta, avrebbe potuto optare per una pausa”.

Lo stress causato dall’aver allenato in Italia può averlo condotto all’anno sabbatico? Lo chiedo a te che sei stato anche in Premier…
“All’estero viene accettata la sconfitta in maniera diversa. Ci sarà sempre il tutto esaurito allo stadio indipendentemente dall’esito della gara. E non parlo solo dei top club. L’italiano vive il calcio in maniera molto ancorata al risultato e tende a disamorarsi quando i risultati non arrivano”.

Conte ha trovato invece troppa tranquillità in quel del Tottenham. Che ne pensi?
“Ci sono allenatori che si alimentano di questo tipo di pressioni e quindi ne sente il bisogno. Altri invece preferiscono lavorare in un ambiente meno stressante. Faccio un esempio: ho allenato a Renate, un paesino di 4000 abitanti. In trasferta non abbiamo il tifo. Sotto un certo punto di vista è penalizzante sotto il profilo degli stimoli”.

Tornando al Napoli: Conceicao e Italiano. Due allenatori all’opposto sotto il profilo tattico…
“Conosco bene Italano. Il cammino che ha fatto con lo Spezia e con la Fiorentina, esteso pure in Europa, ne ha dimostrato il valore. Conceicao è un altro tipo d’allenatore. Conoscendo De Laurentiis, secondo me andrà su un profilo d’immagine internazionale. Nel post-Sarri andò su Ancelotti per sentirsi tranquillo e tutelato dal fatto di aver portato il numero uno”.

Potrebbe essere che De Laurentiis sia entrato nel “loop del cambiamento continuo”, dopo aver già rivoluzionato la rosa lo scorso anno?
“Allenatore e DS non li ha allontanati lui. È dipeso da scelte professionali individuali. Quest’anno hanno fatto bingo su tutti i giocatori comprati e non è semplice ripetersi. Quest’anno le casse saranno in positivo grazie al percorso, ma ricordiamoci che la politica societaria è quella dell’autofinanziamento”.

TMWRADIO Redazione