
BENFICA - JUVENTUS 4-3 Antonio Silva 17', Kean 21', J. Mario 28' (R), Rafa Silva 35', Rafa Silva 50', MIlik 77', Mckennie 79'
di Marco Piccari
Al da Luz volano solo le aquile, il Benfica contro la Juve esibisce tutta la sua forza. La squadra di Schmidt mostra un'idea di gioco definita, palleggio veloce, calcio propositivo insieme all'alta qualità dei singoli. Rafa Silva lascia tutti senza fiato, colpi di tacco, dialoghi stretti in area di rigore e super velocità. Il palleggio dei portoghesi stordisce la Juve che non pressa mai e aspetta di essere investita dal mare rosso. Il vantaggio arriva al minuto 17 cross di Fernandez e colpo di testa di Antonio Silva che anticipa il mal capitato Gatti e mette la palla nel sacco. La Juve non riesce a costruire e l'unica boa di salvataggio sono le palle inattive e su angolo trova il gol con Vlahovic, ma è solo un attimo breve di gioia. Il Benfica riprende il pallone, lo gira come vuole e avanza, le difficoltà sono evidenti a complicare tutto ci si mette anche Cuadrado con un fallo di mano: rovinoso. Rigore e gol di J. Mario 2-1 ( sesto rigore su 6) I padroni di casa sono in controllo, pressano di continuo concedono qualcosa sulla sinistra dove il più attivo e Kostic con due cross, unico schema bianconero. La fatica è tanta, il palleggio e il cambio passo del Benfica sono travolgenti e Rafa Silva fa tutto. Al 35esimo parte palla al piede e chiama il gol. Dialoga con J. Mario e gli indica dove mettere il pallone, il resto è un colpo di tacco da cineteca. Alta scuola e 3-1. Nel secondo tempo dopo 5' ancora Rafa e 4-1, da sottolineare il movimento senza palla del giocatore, quei movimenti che in casa Juve non si vedono mai. La Juve sembra sommersa, ma quando entrano due 2003 Samuel lling e Soulè, la squadra di Allegri cambia volto. Tecnia, velocità e coraggio consentono alla Juve di riportarsi sotto, 4-3 a 10' dalla fine con Samuel IIing autentico protagonista è lui che devasta la fascia sinistra del Benfica. Un finale da brividi, c'è anche il tempo per il palo dei padroni di casa in una ripartenza. La Juve perde e saluta la Champions: un disastro. Un riflessione va fatta, il tecnico non ha dato un'idea, un'anima e una condizione fisica decente, inoltre oggi fa vedere i giovani in una situazione di emergenza assoluta. Non una mossa studiata, ma la scelta della disperazione come è avvenuto in altre circostanze vedi Miretti. Il tecnico rimane fuori tempo e la Juve stasera è fuori dalla Champions.
TOP
RAFA SILA: arte pura in campo. Tecnica e velocità devastante. Colpi di alta scuola. Una stella che brilla per tutta la partita.
SAMUEL IIing: Classe 2003, Allegri lo butta dentro perchè disperato e il ragazzo cambia il volto della Juve. Vola sulla sinistra, non lo prende nessuno fornisce assist e anima la squadra. Aria pura.
J. MARIO: guida il Benfica. Sempre nel vivo del gioco, gestisce, crea e serve palloni al bacio. Freddo dal dischetto 1 assist, 2 passaggi chiave e 2 opportunità create. Il faro.
KOSTIC: dei titolari è l'unico che si salva. Sulla fascia sinistra mette fiato, forza e voglia, ma è troppo solo. Tosto.
FLOP
BONUCCI: Sempre in difficoltà non difende e non aiuta neanche sotto il profilo della personalità. Buio totale. Il tempo passa.
CUADRADO: Mai in partita non propone e non copre. In area commette una grande ingenuità. Rovinoso.