
L'ex centrocampista Antonio Di Gennaro, commentatore tv e opinionista TMW Radio, ha parlato in diretta a Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, cominciando dal quarto di finale Belgio-Italia di venerdì: "Fin qui stiamo andando alla grande, la squadra c'è ed è buona, lo dicono anche tutti gli addetti ai lavori. Il Belgio ci teme".
Si aspetta sempre il centrocampo dei piccoletti? "Direi di sì, è il centrocampo-tipo da sempre. Locatelli e Pessina potrebbero andare anche a partita in corso, l'unico dubbio è tra Chiesa e Berardi. Il primo entra e spacca le gare, è diventato più decisivo negli ultimi 10-15 metri".
Che Belgio c'è da attendersi? "Dipende dalla presenza di Hazard e De Bruyne. In fase difensiva qualcosa lasciano... A metà campo Witsel e Tielemans sono due che pressano, ma l'azione è meno di blocco rispetto all'Austria".
Si attende una Svizzera con la pancia piena contro la Spagna? "No. La Spagna però è una squadra che possono soffrire perché si è rivalutata e palleggia bene".
Che ne pensa di D'Aversa alla Sampdoria? "Nella prima esperienza a Parma ha fatto grandi cose, quando è stato richiamato invece alla fine è retrocesso nonostante sembrava essere riuscito a dare una spinta. Fa un buon calcio e sa creare empatia nel gruppo, mi sembra una scelta sensata".
Repubblica Ceca-Danimarca è 50-50? "Vista l'ultima Repubblica Ceca direi proprio di sì. Penso che la Danimarca dall'assenza di Eriksen abbia ricevuto una sorta di impulso...".
Dell'Inghilterra che ne pensa? "Giocare a Wembley con 40mila o a Roma con zero è diverso. Hanno però una squadra forte e un allenatore che sa cambiare a seconda dei momenti. Ora poi ha ricominciato a segnare Kane, seppure in modo goffo. Mi piace molto Philips a centrocampo".
Ribery lascia la Fiorentina. "Fisicamente e come professionista mi sembra non si discute. Lui voleva rimanere, penso che abbia ancora voglia di giocare. Un po' mi dispiace veder partire uno che sa giocare al calcio come lui. Ha avuto un'annata particolare ma ero convinto che potesse essere la ciliegina sulla torta, mi auguro non diventi un rimpianto per quanto poteva dare negli spogliatoi".