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Di Gennaro: "L'Atalanta è consapevole. Juve? Mi sarei aspettato un colpo alla Haaland"
19 feb 2020 18:27Calcio

Ospite di TMW Radio, durante 'Stadio Aperto', l'opinionista Antonio Di Gennaro ha commentato i temi più caldi di giornata:

Vedi un po' di ottimismo intorno all'Atalanta?
"L'ottimismo e la fiducia ci sono, ma anche l'umiltà, d'altronde questa squadra ha stupito tutti. Nel girone ha fatto apprendistato, è consapevole del tipo di calcio che propone. La Champions è una competizione diversa, gli ottavi saranno andata e ritorno. Il match di questa sera sarà molto importante: l'Atalanta sa di potersela giocare e di poter fare bene, sia in casa che in trasferta. Non dico sia unica, ma questa mi sembra una grande occasione".  

Emre Can al Dortmund?
"Per me è stato un errore venderlo, soprattutto alla luce dei problemi a centrocampo della Juventus. Può giocare ovunque e ha fisico: è un calciatore europeo. Dalla Juventus mi sarei aspettato un acquisto come Haaland, che sarà protagonista per i prossimi dieci anni. Può solo migliorare, ha tutto. Il Borussia ha il coraggio nel lanciare e nel credere nei giovani di talento. Lì c'è una mentalità diversa. In Italia è più difficile, si fanno tanti discorsi sui settori giovanili ma quando si arriva al dunque viene il braccino corto a tutti". 

Il PSG va ancora in difficoltà in Champions..
"Nonostante le spese fatte, la società ancora non è pronta. La Champions è un campionato a sé, è una competizione diversa da tutte. Fa notizia che il PSG, con tutti quei campioni, non riesca a trovare una quadra. Non ha mai raggiunto neanche la semifinale. Non so cosa gli possa mancare, forse il campionato non gli dà una preparazione adatta. Mi sembra poco qualitativa la Ligue 1. Neymar non mi sembra decisivo come lo era al Barcellona, non lo vedo neanche felice. Con Messi si esaltava, era uno spettacolo: faceva anche la fase di non possesso". 

La conferenza di oggi di Fonseca ricorda quelle che in passato hanno fatto altri allenatori della Roma...
"Petrachi ha fatto dichiarazioni forti. È un amico, lavora bene, ma ci sono dei momenti difficili in cui la comunicazione è importante. Dire certe cose può non essere giusto, penso anche alla sincerità di Gattuso su Allan. Tornando alla Roma, è entrata in una crisi dove non c'è serenità e quando questa manca può saltare il banco. L'Europa League è come la Champions, non è nulla scontato neanche se giochi in casa. Fonseca per me era stato una sorpresa sotto ogni aspetto, adesso mi sembra che non ci sia unione di intenti nel mondo giallorosso. Incide tantissimo anche l'annata della Lazio, che sembra il paradiso. Qualcosa nella Roma dovrà cambiare".

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