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L'ex centrocampista Antonio Di Gennaro, opinionista di TMW Radio, ha parlato in diretta durante Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: “Il campionato è in equilibrio, tutto aperto. Ora arrivano i mesi fondamentali per gli obiettivi, il Milan ha una chance di allungare. L’Udinese ancora non è tranquilla in classifica anche se ad organico mi pare avere di più. L’Inter sembra la più forte, ma al 70esimo del derby è iniziata un’altra partita. Inzaghi comunque sa gestire certi momenti, voglio vedere invece il Napoli: la botta di ieri potrebbe pesare”. Italiane in Europa, che bilancio fare? “Il piatto piange, l’Atalanta mi ha sorpreso per le tante assenze in attacco. È il calcio totale di Gasperini, con un talento come Malinovskyi che ha un piede fantastico. Quella Napoli invece è una sconfitta pesante e non solo per il risultato: è la prova che nel calcio si può programmare, dando tempo. Ho visto un Barcellona vicino a quello di Guardiola per alcune cose, mentre il Napoli non ha saputo gestire alcune situazioni. Il De Jong visto ieri, poi, mi sembra uno dei migliori centrocampisti al mondo. La Lazio invece sta migliorando ma in ogni partita crea e subisce molto: possono incidere gli episodi, ma c'è da lavorare sul discorso difensivo".
Sta vedendo dei miglioramenti nel Genoa con Blessin? "C'è qualcosina in più riguardo compattezza e mentalità, ma parliamo di una squadra che deve salvarsi... Per me cambiare tre allenatori pesa, per salvarsi servono le vittorie ma la vedo dura. Devono fare un miracolo, sia loro che la Salernitana, per quanto propongono a livello offensivo e i punti che hanno. C'era un allenatore capace come Ballardini, che li aveva salvati: cacciarlo è stata una follia. La vedo molto dura, ora se non si salvano hanno a libro paga tre allenatori...".
La Juventus a Empoli non può sbagliare? "Le assenze ci sono, ma l'organico è importante. Giocare a Empoli non è mai facile, anche se non è in un momento non brillantissimo, sono la dimostrazione che credono nel lavoro anche dopo qualche sconfitta. Giusto così. Ci vorrà una Juve attenta e concentrata, non una squadra che gioca solo un tempo". Quanto sposta il ritorno con il Villarreal? "Allegri si gioca tantissimo, è alla portata ma serve proporre di più: il Villarreal gioca alla stessa maniera, anche fuori casa. Pur lavorando sulla Champions, il vero obiettivo è il quarto posto, senza scordarsi della Coppa Italia: superare il turno, però, è un obiettivo da non fallire. Lo sa anche Allegri, così come tutto l'ambiente".
Legami Russia-calcio. "Sono stato 45 giorni in Russia e ho visto un'organizzazione perfetta, per quanto riguarda il Mondiale. Ricordo che alcuni ristoratori italiani erano felici della pressione fiscale, nonostante l'embargo e il divieto di esportare. Sul presente si tocca un aspetto che non tocca la vita, riguarda la guerra". Il fuggi-fuggi suona tardivo? "Sì. Per evitare certe cose ci vuole una strategia politica a monte, diventa difficile parlare di queste cose: c'è in effetti una contrapposizione, ora va capito come si evolverà la situazione. Non ci sono parole, ho visto dei filmati e non riesco a spiegare. Sono preoccupato".
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