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Di Gennaro: “Coronavirus, si combatte una guerra invisibile”
25 mar 2020 18:31Calcio
© foto di Federico De Luca

L’opinionista, Antonio Di Gennaro, interviene a “Stadio Aperto” su TMW Radio per parlare dell’emergenza Coronavirus.

Tu adesso sei a Bari, come sta vivendo la situazione il centro-sud?

“Sicuramente i dati che ci arrivano dalla protezione civile ci danno un po' di ottimismo. Qua il sindaco e tutte le autorità stanno lavorando bene, ancora si sta però aspettando un picco. I dati fanno capire che lo stare a casa è fondamentale per tenere sotto controllo il virus. Non è facile rimanere nella propria abitazione e mi immedesimo in chi ha possibilità limitate, magari case senza giardino e terrazze che hanno difficoltà anche a fare un po' di moto. Spero tutto rientri al più presto possibile, ma ho la sensazione che ci vorrà molto tempo. Sarà difficile ricominciare ma sarà importante farlo con le giuste precauzioni, non sarà come prima il mondo in generale e mi auguro che dopo tutto ci sarà più coesione tra tutti, soprattutto da parte di chi ci governa”.

È possibile ricominciare in tempi brevi?

“Sinceramente non so come sia possibile ricominciare come ha fatto il Wolfsburg, si allenano i gruppi da quattro mentre la Volkswagen lascia in cassaintegrazione tanti lavoratori. Dobbiamo essere veramente al sicuro prima di tornare sui campi per il bene di tutti, magari si ripartirà a porte chiuse. Se si tornerà a giocare in estate bisognerà riformare tutti insieme i regolamenti per far sì che il mondo del calcio possa ripartire nel migliore dei modi”.

Il calcio minore è quello più a rischio?

“Il mondo dietro il calcio professionistico è molto vasto ed è a rischio ora. Da questo lato la stagione è praticamente finita, ripartire sarà difficile anche per le famiglie sostenere le spese visto il periodo di crisi che si prospetta. Bisogna, con le riforme, cambiare il mondo del calcio al fine anche di tutelare di più le realtà minori in modo da poter ricominciare tutti insieme nella maniera più serena possibile”.

Il calciatore della Reggio Audace, Alessandro Favalli, positivo al Coronavirus ha dichiarato che anche se guarito non si sentirebbe sereno a ricominciare ora, cosa ne pensi?

“I calciatori sono delle persone e come tali la componente mentale è tanto importante. È comprensibile il discorso di Favalli perché quando vieni toccato direttamente da cose del genere la fragilità umana appare in maniera prepotente. Questa è una guerra invisibile e mai avrei pensato che nel 2020 dove si viaggia a mille all’ora questo virus potesse fermare tutti in maniera coì prepotente. Spero che questa situazione faccia riflettere e magari ci migliori come persone e come comunità, non bisognerà avere la memoria corta come purtroppo spesso accade”.

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Antonio Di Gennaro, opinionista Tmwradio, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio