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Di Gennaro: "Alla Juventus serve il centravanti. Fiorentina? Che crollo ieri"
02 lug 2020 19:30Calcio
© foto di Federico De Luca

Antonio Di Gennaro, ex centrocampista ed oggi commentatore sportivo, si è collegato in diretta durante Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando nelle sue riflessioni da Atalanta-Napoli: "Vedo un po' più favorita l'Atalanta, ma Gattuso ha riportato il Napoli dove merita, facendoli divertire anche nella sofferenza. Stasera ci sarà da soffrire, ma sanno gestire bene le ripartenze. Napoli e Atalanta sono le squadre che stanno meglio mentalmente e fisicamente. Vedo molta incertezza e mi aspetto una partita ricca di gol, perché sono squadre che amano attaccare in vari modi: la parte tattica sarà fondamentale".

L'Atalanta ha già blindato la Champions? "Nel calcio ne abbiamo viste tante, soprattutto in questa ripartenza. Sarebbe una sorpresa in negativo, io inizialmente l'avevo pronosticata nella lotta per lo Scudetto, e invece si è fermata per un paio di mesi. A meno di situazioni contingenti, hanno parametri fisici che difficilmente andranno ad essere sballati. Sono i miei favoriti".

Che succede alla Fiorentina? "Una sconfitta bruttissima. Se non vinci con questo Brescia, d'altronde, un segnale ce l'hai. Questo fa pensare. Manca la cattiveria, poi se dai campo ad una squadra come il Sassuolo, beh, ti fanno male. Potrebbe essersi aperta una piccola crisi... Ora ci sono Parma, Cagliari, poi anche Lecce... Andare a giocare lì con questa situazione, rischi. Specie se riaprissero gli stadi ai tifosi. Ieri è stato un crollo totale".

Se non altro anche il Lecce sembra in grande difficoltà. E non è l'unica lì in basso... "La ripresa è strana, può succedere di tutto. Se la Fiorentina non batte il Brescia, vuol dire che c'è da soffrire fino alla fine. Anche il Lecce dovrà trovare qualcosa di diverso, idem il Genoa: questa non è la squadra di Nicola, quella di prima del lockdown. L'Udinese la vedo già più squadra, più tignosa, mentre Torino e Fiorentina hanno deluso".

La Juve può fare senza un centravanti di ruolo? "No, ne ha bisogno come il pane. Ronaldo e Dybala si trovano ottimamente, ma nessuno dei due è un centravanti, e vista la possibile partenza di Higuain ne servirà uno per forza".

Come vede la Serie B? "Il Crotone mi piace come gioca, anche perché il loro allenatore lavora bene, ed è tra i profili più interessanti anche per la Serie A. Mi sta invece deludendo molto il Frosinone. Punto su queste due, anche se vedo una mina vagante come il Cittadella".

Stasera c'è anche Man City-Liverpool. "Sarà bello, per Klopp le vittorie sono stra-meritate, è il frutto di progettualità e di una mentalità che hanno i club stranieri e dovrebbe essere d'insegnamento. Il primo anno è arrivato 8°, il secondo 4°, ma ha costruito piano piano questa squadra, con alcuni giocatori neanche pagati troppo. Oggi le valutazioni sono troppo alte, giusto che Marotta voglia spendere 25-30 milioni per Tonali e non 50, dopo un solo anno di Serie A. Comunque stasera mi auguro di vedere una grande partita".

Che dire del Milan? "Giocando ogni tre giorni capita una partita in cui non sei al top. Di Biagio ha anche un po' cambiato tatticamente la SPAL, comunque è stata evitata almeno la sconfitta. Conosco il valore di Pioli, sta facendo un lavoro doppio perché in queste condizioni, con tutto già deciso, non è semplice. Non un granché in quanto a comunicazione e sensibilità del club, il Milan che ricordo io non era così".

Come vive Bari l'attesa per i playoff? "Ancora ha da venire fuori la parte più bella ed importante della sua storia. In tanti anni non è mai arrivato in Europa, e spero che questa proprietà gli faccia fare il salto di qualità. Già dai primi giorni, pensavano ai problemi di De Laurentiis e del non poter avere due squadre in A. L'occasione è unica, e se dovesse esserci il pubblico basterebbe niente a riempire il San Nicola. La squadra sa di essere la favorita, anche se in una partita secca può succedere di tutto".

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Antonio Di Gennaro, opinionista Tmwradio, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio