
Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Paolo De Paola. Queste le sue parole.
Un punto per uno non aiuta a nessuno nel derby?
“Si, sicuramente si. Ciò che è successo nel prepartita però non è piaciuto a nessuno, trovo esagerato che ci siano poliziotti feriti a fronte di un pretesto come il calcio che viene utilizzato per fare degli scontri. Il pareggio è il peggior risultato per entrambe, la Lazio si allontana dalla Champions, forse fa meno male per la Roma che rimane in zona Europa dopo un inizio di stagione difficilissimo. Se lo spettacolo offerto però dalle tifoserie è quello visto nel pomeriggio con gli scontri non va bene. È un male per tutti, sappiamo che sono delle minoranze ma mettono a soqquadro un’intera città. Non si riesce a trovare una soluzione alternativa al vietare le trasferte e questo incide anche su chi non ha colpe”.
Chi ha interpretato meglio questo derby?
“La Roma è rimasta nelle sue corde, la Lazio non è riuscita a incrementare il vantaggio. Ci sono gli impegni in Europa che stanno incidendo sulla Lazio, ha perso giovedì e il derby si sente a prescindere dall’Europa. Questa incapacità di incidere sotto porta della Lazio deve però far riflettere”.
Si sta vedendo una Juventus anche più bella esteticamente?
“Si, se togli gli ultimi cinque minuti da incubo è stata una bella Juve. Chi si sente soddisfatto di questa Juve è lo stesso che parlava di un mercato disastroso della Juventus. Motta non era sbagliato in senso assoluto, ha sbagliato tantissimo a livello di comunicazione ma tra 2-3 potremo rivederlo in auge su un’altra panchina. In questo però non bisogna esagerare con i giudizi anche sul mercato, viene giudicato negativamente solo perché bisogna criticare Giuntoli. Nasce tutto dall’esonero di Allegri, un esonero meritatissimo, Allegri ha fatto peggio di Motta e non c’è da criticare Giuntoli per quell’esonero. Se i giocatori vengono messi nel posto giusto danno risposte positive e lo abbiamo visto in queste partite”.
In casa Juve c’è il rammarico per non aver cambiato prima l’allenatore?
“A me fa più effetto dire che Tudor ha sicuramente cambiato la Juventus rispetto alle prestazioni di Motta, ma in tre settimane ha fatto meglio anche dei tre anni di Allegri. Poi c’è la questione Vlahovic, lo vedo in difficoltà in alcuni gesti tecnici basilari come stoppare il pallone e calciare in porta. Non gli manca la generosità, gli manca la tecnica in questa fase e forse si può tenere fuori per qualche partita. Ha sempre dei gesti di reazione e di rivalsa verso la gente. Non deve avere questo atteggiamento, il modo migliore per rispondere è farlo sul campo. Deve esultare per gli assist, ha qualche limite come tutti ma nessuno vuole offendere un giocatore forte. Non è consentito a Vlahovic di avere rivalse”.
Chi vede favorito per il quarto posto?
“A questo punto direi la Juve, ma anche in chiave terzo posto. È in una posizione comoda e si può ragionare anche sul futuro di Tudor. Sappiamo che il nome principale è Conte per la prossima stagione, ma in queste partite si può valutare il profilo di Tudor che già in passato era in pole per la panchina della Juve. Ha un bel carattere, legge bene le partite e tiene tutti sulla corda. La Juve gioca alta, ha dominio del gioco e stiamo vedendo cose che non vedevamo in passato. Se Tudor dimostra questo carattere, portare la Juve al terzo posto e ci fossero difficoltà con altri allenatori allora potrà restare. Non voglio parlare di poca riconoscenza, ma se Tudor dovesse arrivare al terzo posto e valorizzare il mercato anche Giuntoli dovrà fare delle valutazioni”.
Cosa ci sta dicendo la corsa scudetto nelle ultime settimane?
“Il peso della responsabilità ora è sul Napoli, che ha il dovere di vincere oggi e devi toglierti dalla testa la possibilità di gestire. Il Napoli lascia perplessi per il secondo tempo, per come non riesce a gestire i risultati. Una mancata vittoria dello scudetto come verrà accolta a Napoli? Sarà una delusione o un normale appagamento per chi lo scorso anno è arrivato al decimo posto? Il calendario può rappresentare un’occasione per il Napoli. L’Inter però sta crescendo nella consapevolezza di gestire le partite, il Napoli adesso ha queste occasioni per poterle vincere tutte e sperare di poter colmare questa differenza. È tutto molto aperto nella lotta scudetto, bisognerà vedere quanto il Napoli subirà il secondo tempo insolito di Bologna e quell’occasione sprecata”.
La permanenza di Conte a Napoli cosa rappresenterebbe?
“Conte non resta se non ha garanzie sul miglioramento della rosa. Se rimane significa che De Laurentiis gli ha dato garanzie sul mercato. Certe perplessità sul futuro nascevano anche dalle parole dei protagonisti tra Conte e Manna. Evidentemente però si sono chiariti, ci sono state delle garanzie di mercato che non si sono verificate a gennaio con la mancata sostituzione di Kvara che certamente non è piaciuta a Conte. Il mercato del prossimo anno a questo punto sarà di reale miglioramento della rosa”.