
Il direttore Paolo De Paola a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha parlato dei temi del giorno.
Roma in frenata. Ci sono altre problematiche nel gruppo di Mourinho?
"Le dinamiche extra-capo richiederebbero un capitolo a parte, ma vedendola da un punto di vista tecnico, Mourinho sta attuando un atteggiamento tattico che è quello di attendere l'avversario per poi ripartire in velocità, ed è quello scelto in base ai giocatori che ha. L'unico limite è che quando incontra squadre di minore caratura deve imporre il suo gioco ma non sa farlo. Ed è un limite grosso. C'è un'incapacità della Roma di essere pericolosa con squadre di medio-bassa classifica. Non può essere così speculare il gioco della Roma, e anche limitante".
E che ne pensa delle parole nel post-gara di Mourinho?
"Vince Mourinho sempre. Resta comunque il personaggio. Non avessimo lui, che viene sempre messo sotto la lente d'ingrandimento per il suo carisma...Quello che dice lui arricchisce il dibattito, sempre. A me comunque non mi piace, ma da giornalista è un altro discorso. Allegri è così com'è, è meno personaggio di Mourinho, ma si è creato comunque una storia in cui noi ci ficchiamo per parlarne. I riflettori con lui sono lì automaticamente, Mourinho sposta i riflettori".
Tardelli dice che Allegri è l'unico antagonista di Spalletti: è vero?
"Lo scenario è fortemente cambiato. Ha la miglior difesa del campionato e vincesse col Verona prenderebbe il terzo posto clamorosamente. Vediamo a gennaio il Napoli poi, che affronterà in dieci giorni Inter, Juve e Roma. Nella Juve torneranno anche degli elementi importanti. Per ora incidono la figuraccia in Champions e una continuità che ancora non c'è. Se queste cose cambieranno staremo qui a registrarle".