
Nel corso dell’appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il direttore Paolo De Paola. Queste le sue parole: “Il Napoli non mi preoccupa, stiamo vedendo i soliti carichi di lavoro di Antonio Conte e non dobbiamo sorprenderci. Con il mercato che ha fatto il Napoli parte da favorita, c’è da capire chi prendere sull’esterno dopo l’affare Ndoye che non è andato in porto ma rimane la favorita. Si sono viste alcune splendide intuizioni di De Bruyne, Conte gli sta lasciando carta bianca e il belga sta già strappando applausi a chi lo guarda. Attenzione all’inserimento dei nuovi che sono tanti”.
Che direzione sta prendendo il mercato della Juventus?
“Spero che Comolli abbia le idee chiare, lo seguo perché adesso è troppo facile attaccare. La Juve è costretta a puntare sui giovani dopo aver provato a costruire con giocatori di nome come Koopmeiners e Nico Gonzalez. La Juve ha già speso tantissimo sul mercato e lo ha fatto solo con i riscatti dei giocatori presi lo scorso anno. Hjulmand secondo me farebbe benissimo alla Juve, si parla sempre di difesa o attacco ma il problema è il centrocampo. Mi aspetto novità tattiche serie e vere, con Tudor che dia continuità al suo sistema di gioco senza cambiare posizione ai giocatori. Koopmeiners deve giocare a centrocampo, senza cambiare ruoli. Yildiz è il faro, lo vedo più sulla trequarti che sull’esterno, deve dimostrare le sue qualità nelle grandi partita. L’uscita di Weah è importante, è uno di quei pesi della Juve che ha già speso 110 milioni per i riscatti e non si vedono questi investimenti”.
Il mercato del Milan stenta a decollare?
“Il problema del Milan paradossalmente è simile a quello della Juve. Entrambe subiscono troppi gol e con grande facilità, il Milan è più brillante nella qualità del gioco perché ha una rosa secondo me più competitiva. Modric può essere il Di Maria di Allegri alla Juve, quel giocatore di gran classe che però ha bisogno di protezione intorno. Di Maria faceva giocate importante, ma l’autonomia era bassissima e non poteva giocare sempre. Modric mi sembra abbia un passo diverso, ma per la sua età deve avere questa autonomia e andrà centellinato. Ricci e Modric hanno bisogno di un giocatore come Kessié, un centrocampista di sostanza che dia equilibrio al Milan”.
Cosa pensa del caso Lookman?
“Per l’Atalanta ci troviamo di fronte a una società fortissima con delle regole che impone, guardiamo il caso Papu Gomez. La debolezza è la mancanza di Gasperini, non c’è un allenatore di riferimento che può dare stabilità. Io credo che Lookman sbaglia a proporre il braccio di ferro, il pagamento di 50 milioni è anche basso rispetto al valore del giocatore. La richiesta dell’Atalanta è giustificabile, secondo me lo sforzo di arrivare a 50 milioni ci può stare. Parliamo di un giocatore eccezionale che può dare un significato al mercato dell’Inter, è una situazione delicata ma non mi metterei in un braccio di ferro come si sta profilando adesso. Se l’Atalanta decide di tenerselo lo tiene, Lookman dovrà rispettare i due anni di contratto. L’Inter deve vedere fin dove può spingersi, questi sono i 5 milioni che fanno la differenza. Vedo l’Inter con un 4-3-3 e metto anche un punto di domanda su Calhanoglu, potrà essere l’ispiratore dell’Inter della prossima stagione? Magari si possono sfruttare le qualità di Barella e Frattesi per lasciare più spazio all’attacco. Bastoni, Barella e Lautaro sono la spina dorsale dell’Inter, magari mettere Lookman come riferimento davanti a Dimarco può aiutare la fascia sinistra e dare più dinamicità alla fase offensiva dell’Inter”.