
"Sarri alla Lazio? Dovrà avere a che fare con Lotito, che punta sulla valorizzazione dei talenti, un'opera che il tecnico può fare benissimo in club come quello biancoceleste. A me piace tutto, ma agli ascoltatori abbiamo il dovere di spiegare alcune realtà". Esordisce così Paolo de Paola nell'editoriale del lunedì su TMW Radio. L'ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport ha poi continuato a spiegare: "Quello che sta avvenendo su tutte le panchine è un ridimensionamento del mondo del calcio. In altre stagione, a questo punto, parlavamo di grandi trasferimento, invece adesso si parla solo di allenatori, che sono fumo agli occhi per i tifosi. L'economia del momento spinge i presidenti a fare altre riflessioni: non più al fuoriclasse che ti fa vincere le partite ma a un governante, chiamato a fare le nozze con ciò che la società gli mette a disposizione. Allegri, Inzaghi, Sarri: sono tutte scelte a ribasso per non far sforzi sui calciatori".
Sulla situazione della Superlega e le conseguenti polemiche:
"Sta succedendo una cosa clamorosa. Si è creata una distorta alleanza tra chi vuole lasciare il calcio allo stesso modo di prima e uno dei principali artefici dell'alterazione del mercato, l'emiro del PSG. A sballare i conti sono stati gli eccessivi investimenti dei ricconi di Psg, City e Chelsea. Ci sono squadre che devono giocare tra loro altrimenti non c'è più competitività: in Italia da anni non c'è storia".
Si va verso il calcio spezzatino: 10 partite in 10 orari diversi...
"Ci sono pro e contro. Da un punto di vista giornalistico, lo spezzatino dà la possibilità agli addetti ai lavori di curare meglio articoli, pezzi e pagelle. Per gli ascoltatori invece diventa una maratona".
Venerdì inizia Euro 2020 e Donnarumma non sa dove giocherà il prossimo anno: che ne pensa?
"La mia speranza, non perché voglio male a qualcuno, è che Donnarumma non trovi una squadra. Stare un anno fermo non gli cambierebbe nulla. Mi dispiacerebbe per il ragazzo, ma anche lui ha qualche responsabilità in tutta questa vicenda"