
Daniele Daino, allenatore ed ex calciatore, è intervenuto durante il programma "Piazza Affari" a TMW Radio per commentare vari temi.
Un pensiero su Berlusconi
"Trovare un ricordo è davvero difficile perché ce ne sono tanti. La cosa che mi va di ricordare, però, è la sua continua presenza. Io ho fatto tutte le giovanili lì al Milan. Anche quello con il suo arrivo cambiò tutto. Ha avuto la capacità di mettere la sua firma. Io quando vado in giro mi dicono ancora che si vede che sono scuola Milan ma a me piace dire che sono scuola Berlusconi. Se n’è andato il Maradona degli imprenditori. Le mie condoglianze a tutta la famiglia".
Il Milan quanto è ancora legato a lui?
"Ti avrei detto che era rimasto qualcosa con Maldini dirigente. Lui avrebbe portato quello che ho spiegato. Con il suo esonero è andato via tutto. Si è persa la linea tracciata da Silvio Berlusconi. Sono rimasti solo i tifosi che hanno sempre fatto la differenza".
Questa scelta riguardo Maldini può pesare?
"Secondo me l’Atalanta ha fatto una grande mossa lasciando Percassi dentro. La proprietà ha deciso di lasciare continuità. Secondo me, però, nel Milan, visti i tanti interessi che ci sono, è più difficile. Gli investitori vogliono il 100% dei rossoneri e trasformarli in un qualcosa che porti i profitti che sperano. Ci sono ancora degli elementi del Milan di Berlusconi dentro e spero restino".