
Il giornalista Enrico Currò è intervenuto nel pomeriggio di Tmw Radio, nel corso della trasmissione Maracanã.
Che sensazioni ti hanno lasciato le due sfide dell'Italia?
"Io ho avuto buone sensazioni, perché Rino è un allenatore molto concreto, che fa le cose di sostanza e che quando parla dice le cose come stanno. Detto ciò, ieri l'Italia si è difesa come una volta, cioè chiudendosi, ma è una cosa a cui i giocatori non sono più abituati. Dovranno però essere in grado di farlo nelle sfide più complicate. L'Italia del resto è uscita dagli ultimi due Mondiali perché si è sentita superiore contro avversari più deboli, ma con Gattuso non penso che questa cosa possa accadere".
Ti aspettavi un Retegui ancora così in forma?
"Tutti quando è andato in Arabia Saudita abbiamo pensato che avrebbe perso lo smalto. Rino però non si è preoccupato di questo, perché se è vero che il ritmo è più basso è anche vero che ci sono nove squadre che non hanno nulla da rubare alle nostre europee. Atleticamente parlando poi ci sono fior di allenatori e di preparatori atletici; a questo si aggiunge il fatto che Retegui è molto serio e non avrà da giocare la Champions League asiatica".
Per i giovani attaccanti preferisci Camarda o Pio Esposito?
"Credo che non abbiano ancora dimostrato nulla a livelli alti, quindi facciamo un in bocca al lupo ad entrambi. Hanno caratteristiche diverse e possono arrivare ad essere degli ottimi centravanti. Sinceramente vedo del talento sul fiuto del gol in entrambi. È vero che Esposito ha sbagliato quell'occasione ieri, ma il modo in cui aveva segnato con Israele. Lui penso che sia già pronto".