TMW Radio
News
Colpa di Inzaghi? No, di Tafazzi. Gosens, dominio, tre legni... poi 1-1 di Candreva, sbagliando il cross al 90'
07 apr 2023 18:53Calcio
© foto di TuttoSalernitana.com

Salernitana-Inter 1-1 (7’ Gosens, 90’ Candreva)
Commento (di Alessandro Sticozzi)

Inzaghi sceglie de Vrij e ripropone Correa-Lukaku davanti come contro la Fiorentina; novità Asllani in mediana. Paulo Sousa col collaudato 3-4-2-1, con Candreva e Kastanos a sostegno di Piatek. Bastano 7’ all’Inter per passare in vantaggio: azione ben congegnata al centro, con diligente assist di Lukaku per Gosens, che scopre il concetto di “mira sottoporta al primo tiro” e fa 0-1. I nerazzurri sfiorano il raddoppio nemmeno 120’’ dopo, con Correa e Lukaku che duettano bene in contropiede, col belga che incrocia a lato per questione di centimetri.
Gosens è veramente in grande evidenza in avvio, dato che prima sfiora l’assist giusto per lo 0-2 di Lukaku, poi di testa impegna centralmente Ochoa.
La Salernitana non viene quasi mai fuori per i primi 30’, tentando più con fiammate individuali di Candreva che con reali azioni di squadra. Il primo tiro nello specchio dei padroni di casa arriva con Coulibaly al 43’, che impegna centralmente in maniera non severa un Onana sin lì inoperoso.
Nel primo dei due minuti di recupero Dumfries pennella un cross “non da lui” e Lukaku schiaccia chiamando al “semi-involontario miracolo” Ochoa sulla linea di porta.
A inizio ripresa la Salernitana pare più manovriera, anche se è sempre l’Inter ad avere le migliori occasioni, con ben tre legni colpiti nella prima metà della frazione. La punta delle dita di Ochoa manda sul palo un tiro preciso di Barella al 3’. Quel che capita al 20’ è clamoroso: l’Inter va da corner su due miracoli di Ochoa prima su Mkhitaryan e poi su de Vrij. Sugli sviluppi Lukaku prende la traversa di testa da zero metri, Ochoa ricaccia fuori il pallone con un balzo innaturale e poi vede il pallone sbattere sul palo sul tentativo estremo di tap-in di de Vrij.
I numeri a 20’ dal termine sono emblematici: 18 tiri a 6 per l’Inter, che trema però all’improvviso. Cross dal fondo di Candreva e anticipo di Dia su tutta la difesa dell’Inter: palla sulla traversa.
Di lì in poi, dopo una gara di dominio, l’Inter si ritrae e cambia le forze in campo, con quelli di Paulo Sousa che si fanno più insidiosi. A 9’ dal termine Lukaku cuce un assist geniale per il contropiede di Lautaro, che lanciato da metà campo verso solitaria gloria, sceglie la strada dell’inutile cucchiaino davanti ad Ochoa, che ringrazia e blocca. Due minuti dopo Lukaku si mette in proprio e gira bene, chiamando ancora all’intervento difficile l’estremo difensore messicano.
L’Inter di quest’anno in Serie A, però, sfiora il tragicomico. Al 90’ Candreva sbaglia il cross e trova una traiettoria incredibile che scavalca Onana per il clamoroso pari dei padroni di casa.
 

PAGELLE:
Gosens 7 - Fa oggettivamente più nei primi 15’ di Salernitana-Inter che in ampie porzioni della sua stagione (e mezza, ndr) in nerazzurro. Stantuffo continuo sulla sinistra. Una delle individualità più colpevolmente latenti della rosa di Inzaghi pare minacciare un finale di stagione “diverso”. Alla lunga, cala.
Mkhitaryan 6,5 - È il preferito di Inzaghi in questo periodo, dato che dal campo non esce mai. L’errore sottoporta contro la Juve (in Coppa Italia) è effettivamente una delle poche “mancanze” negli ultimi tempi dalle parti dell’armeno, che conduce con gran piglio a metà campo, ereditando il testimone di Calhanoglu. Sempre elegante nei vari “break” che concede ai suoi strappando in verticale.
Asllani 6 - Lui guiderà l’Inter nella prossima stagione. Deve ancora crescere nella gestione delle energie e nel calcolo delle distanze, fondamentale per chi vorrà diventare maestro in regia. Sostituito da Gagliardini al 66’.
Bradaric 5 - La fascia destra dell'Inter è il vero tallone d’Achille dei nerazzurri. Lui pare non aver seguito la Serie A di quest’anno e si dimostra iper-timido.
Lukaku 5,5 - Sbaglia a volte la scelta tecnica nella gestione del pallone col compagno, ma i movimenti sono incoraggianti, così come il diligente assist per lo 0-1 di Gosens e la palla per il gol fallito da Lautaro. Chiude curiosamente in crescendo.
È sfortunato, ma anche dannatamente impreciso, quando prende la traversa colpendo di testa da dentro la porta. Per questo non arriva alla sufficienza.
Barella 6,5 - Meno nervoso del solito, usa il fiato per correre e costruire, sfiorando lo 0-2 negatogli solo da un miracolo di Ochoa (e dal palo).
Candreva 7 - Gioca una partita da “ex avvelenato”, provando a contagiare i compagni con la sua travolgente carica. È nettamente il giocatore più tecnico dei suoi, che spesso lo cercano siano in appoggio che in costruzione. Trova grazie alla buona sorte l’1-1, che lo premia oltremodo per il grande impegno profuso.
Gyomber 6,5 - È il più preciso del suo reparto arretrato nelle chiusure. Fatica nel confronto fisico con Lukaku, emergendo ogni tanto però vincente dai confronti secchi.
Ochoa 9 - A tratti mostruoso. Pare lo sfavillante portiere di tante edizioni iridate col suo Messico. Para tutto quel che è parabile e anche di più.
Lautaro 4 - Il suo pallonetto insensato con cui sostituisce il più logico tiro dello 0-2 diventa pesantissimo dato il punteggio finale.

ARBITRO
Fabbri 6 - Ammonizioni automatiche e corrette per de Vrij e Coulibaly, nelle uniche scelte chiave prese nel primo tempo. Gestisce in generale con gran calma una gara che regala pochi casi particolari.

TMWRADIO Redazione