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Il dirigente sportivo Franco Ceravolo ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dalla sfida di domani sera della Juventus contro il Villarreal: "Hanno un allenatore internazionale e come ogni squadra spagnola sanno palleggiare. Hanno Lo Celso che è il fulcro della squadra, se gira lui è tutto più facile. Per questo credo che nessuno sia veramente favorito, la partita è difficilissima: sulla carta la Juve può sembrarlo perché gioca in casa ma non è semplice. Sarebbe l'ennesima vittoria di Allegri sul campo, visto che ancora oggi sulla carta è dentro a tutte e tre le competizioni, spero che la Juve possa passare il turno". C'è l'obbligo di ritrovare una dimensione europea? "Ronaldo era un punto di riferimento carismatico trainante per tutto il gruppo, ora la squadra è stata ringiovanita e va dato tempo ad Allegri di mettere la barca in regola". Con Dybala sarà addio o è possibile un imprevisto? "L'ho avuto a Palermo e posso dire che parliamo di un grande talento. Lui però ha bisogno di sentire la fiducia di tutti attorno, non ha la personalità o il carattere forte del leader. Non puoi metterlo in discussione, io lo terrei a vita un giocatore così. Può essere tutto ed è normale che chi lo gestisce si guardi attorno". Sceglierebbe Dybala o Zaniolo? "Anche Zaniolo è stato infortunato... I giocatori bravi li vorrei sempre, perciò dico tutti e due, li prenderei entrambi. Però terrei tutta la vita Dybala". Troppo tardiva la rimonta della Juventus per lo Scudetto? "Nel 2000 perdemmo lo Scudetto con cinque punti di vantaggio, però con tre squadre davanti non è semplice. Se devo dare una percentuale dico 20%, al massimo, per quanto tutto sia possibile".

Salernitana e Genoa possono salvarsi? "Contano i risultati, con i tre punti devi vincere. La Salernitana ha preso l'allenatore giusto per rimontare ma per loro e il Genoa ormai la vedo difficile. La società di Iervolino ha speso tanto alla ricerca della salvezza e sarei contentissimo se ci riuscissero, ma la realtà dice tutt'altro".