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Cardone: "Florenzi sarà molto utile al Milan. Può essere la stagione di Tonali"
19 ago 2021 19:29Calcio
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.L'ex difensore Giuseppe Cardone ha così parlato in diretta a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dall'arrivo di Alessandro Florenzi al Milan: "Credo che lo abbiano fatto perché era un giocatore prendibile a cifre accettabili e di grande affidamento. Può fare il terzino o essere il sostituto di Calabria: all'interno della squadra rossonera può essere molto utile".

Essere un jolly può diventare un limite per Florenzi?
"E' un giocatore di caratura internazionale che anno scorso ha giocato in una squadra come il PSG. Ha esperienza ed è una scelta azzeccatissima perché il Milan è mediamente giovane. Mi sembra un ragazzo perbene e leggo che è anche molto motivato".

Il Milan si è rafforzato rispetto alla scorsa stagione?
"L'anno passato conta sempre molto poco in tutte le squadre. Le persone intelligenti devono pensare al futuro ed il Milan si è mosso in maniera intelligente ed oculata, facendo scelte per avere calciatori a disposizione per tutte le competizioni. I rossoneri con una rosa più ampia e con meno sfortuna non si sarebbero ridotti all'ultima giornata per andare in Champions League perché ad un certo punto erano veramente agli sgoccioli. Il Milan è stata la sorpresa dello scorso anno".

Chi può essere la rivelazione del Milan?
"Per qualità umane e per la prospettiva che ha penso che possa essere la stagione di Tonali. Mi aspetto molto anche da Tomori perché è un giocatore di qualità assoluta e averlo preso a 28 milioni con i prezzi che ci sono in giro è un grandissimo affare".

Il Milan vuole anche Bakayoko.
"Servono almeno due giocatori di livello per ruolo se giochi la Champions League. I rossoneri sono guidati da persone intelligenti ed hanno dimostrato che chi vuole rimanere al Milan deve farlo perché crede nel progetto e crede che sia un privilegio".

Il Parma ha messo un punto ed è ripartito da capo.
"Credo proprio di sì. Avere una proprietà con tanto entusiasmo, disposta ad investire energie vuol dire tanto. Poi i risultati sono quelli che faranno dire se è andato a buon fine o meno... La Serie B è un campionato complicato, basta vedere che cosa è successo al Monza l'anno scorso che poteva fare la Serie A, ma non è riuscito neanche ad essere promosso. Bisogna calarsi nella realtà in cui si è".

Le proprietà americane hanno una mentalità diversa?
"Generalmente hanno dei progetti in testa di medio-lungo termine, poi se i risultati arrivano prima ben venga. In un Paese come il nostro dove devi aver già vinto il campionato prima di averlo iniziato i progetti partono e poi si interrompono, ma credo che quella sia un po' la loro cultura. Anche noi dovremmo imparare, senza stravolgere la nostra, ma avere un po' più di pazienza e imparare a mandare giù un po' di bocconi amari. Se si guarda all'obiettivo grandissimo non ci si arriva mai e rischi il fallimento, mentre se si viaggia a piccoli passi...".

Come valuta l'inizio di stagione del Bologna con la sconfitta contro la Ternana?
"Sicuramente non è bello. Hanno provato a rimettere in piedi la partita, non ci sono riusciti, ma credo che Mihajlovic e i giocatori hanno le qualità per far divertire e salvarsi, facendo un campionato all'altezza delle aspettative".

Il progetto del Venezia potrà avere la stessa fortuna anche in Serie A?
"Sicuramente lo scalino tra la B e la A è importante, però voglio dire che la grande fortuna del Venezia è quella di avere un tecnico molto bravo, in grado di tirare fuori il meglio dai propri giocatori, riuscendo a coinvolgerli tutti. E' un altro campionato, ma in Serie B hanno meritato di essere promossi e nell'ultimo periodo giocavano a memoria con calciatori che si divertivano".

Quale potrebbe essere la carta in più del Venezia in Serie A?
"Il Venezia può fare quello che ha fatto lo Spezia lo scorso anno. Se andiamo a guardare i nomi della rosa dei liguri nessuno avrebbe scommesso un euro sulla loro salvezza, ma la forza delle idee e la bravura nel trasmetterle ai propri calciatori pagano. Ad inizio campionato si cercavano le altre due retrocesse, ma una era lo Spezia... Avevano un bravo allenatore come lo ha il Venezia. Quest'ultimi possono essere la sorpresa e me lo auguro perché è una piazza molto particolare alla quale sono legato. Merita di avere una storia più lunga nel calcio importante".

Di Francesco ha un'occasione che vale più delle altre in questo momento della sua carriera.
"L'ho avuto come compagno di squadra ed era un calciatore intelligente così come lo è adesso da tecnico. Nelle ultime due esperienze avrà imparato qualcosa, ma, al di là delle situazioni del momento, lui lavora molto bene ed in passato ha dimostrato di lasciare la sua impronta nelle squadre. Ricordiamo che al Sassuolo fu esonerato, poi richiamato e fece benissimo... Anche a Cagliari non ha fatto risultati, ma ci sono state delle partite sfortunate. L'ho seguito perché mi piace come intende il calcio e mi dispiaceva che la sua squadra non riuscisse a reagire. E' una brava persona, gli auguro di fare bene".

TMW Radio Regia
Giuseppe Cardone ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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