
Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Luca Calamai. Queste le sue parole:
Stiamo vivendo una stagione strana, il calcio italiano può fare scacco matto in Europa?
“Siamo tornati fortissimi o il livello generale del calcio europeo si è abbassato? Non abbiamo incontrato i totem del calcio europeo, però City e PSG non mi sembra che abbiano fatto bene. Facendo gli scongiuri del caso ho l’impressione che si possano vedere tutte le nostre squadre europee al turno successivo. Il nostro livello medio probabilmente si è alzato. Pensavo che il Napoli avrebbe pagato lo stress emotivo visto l’entusiasmo che si sta vivendo in città, ma mi sbagliavo perché in questo momento il campionato non è altro che un allenamento per la squadra di Spalletti. Spero che possa vincerlo velocemente, consumare il delirio dei festeggiamenti per una settimana e poi concentrarsi sulla Champions. Il Napoli ha un gioco europeo, non è il singolo a comandare il gioco ma il collettivo. Se devo temere un avversario è Ancelotti, perché con la sua semplicità sa smontare qualsiasi avversario. Questo Napoli però non deve temere nessuno, neanche il Manchester City.”
Si sta rivedendo la miglior versione di Lukaku?
“Lunedì avevo parlato di Lukaku e sembrava un’osservazione un po’ stonata. Gli attaccanti vivono di stati d’animo, quel gol con l’Udinese dopo non so quanto tempo con il rigore ricalciato vuol dire che è cambiato qualcosa. Quando ci sono queste storie, per me l’attaccante non deve più uscire dal campo. Deve giocare perché è uscito da un incubo, per me nelle prossime partite farà grandi cose. Basta una scintilla a un attaccante per fare la differenza. Lukaku può cambiare l’Inter, ha una fisicità che gli altri attaccanti non hanno. Inzaghi deve cogliere il momento, per me non c’era dubbio ieri che fosse il momento di Lukaku.”
Italiano è un allenatore all’europea o ha fatto una scelta in questa stagione?
“Italiano deve crescere per essere un allenatore internazionale. Ha parlato del ritorno dal Portogallo il giovedì notte, sono cose che i Presidenti delle big non possono sentire. Per essere un grande allenatore in questo momento storico devi allenare i giocatori giocando le partite. in questo momento Italiano sta vivendo il primo momento di difficoltà, fino ad oggi ha sempre vinto e sempre centrato gli obiettivi. Quando si è presentato a Firenze ha detto che aveva sempre fatto meglio delle annate precedenti, e si è visto anche lo scorso anno. Adesso è in difficoltà e sta sbagliando nella gestione degli attaccanti. Continua a cambiarli con la speranza di trovare quello giusto, questo errore lo fece anche Iachini quando aveva Kouamé, Pedro e Cutrone. Nessuno trovò continuità, con l’arrivo di Prandelli si puntò su Vlahovic ad ogni costo e il serbo è esploso. Italiano deve scegliere l’attaccante e deve puntare su Cabral, il brasiliano è il vero centravanti di questa squadra. Deve dargli un ciclo di partite per capire di che pasta è fatto questo giocatore. E Italiano ora sta facendo confusione anche sul regista, perché Amrabat non è un regista. Regala occasioni da gol agli avversari in ogni partita, Italiano sta facendo un passo indietro, ora dovrà farne due in avanti.”
Cosa può fare questa sera la Juve a Nantes? Allegri deve cambiare per essere vincente in Europa?
“Allegri non cambierà, ci sono gli anni sbagliati e questo è un anno sbagliato per la Juve. Non vuol dire però che la squadra non ha la forza per vincere l’Europa League. Se dovesse mettere in campo con continuità anche solo il tridente in Europa League chi ce l’ha un tridente come quello composto da Di Maria, Chiesa e Vlahovic. La Juve può vincere la Coppa Italia. Il vero problema però è che non si sa che scenario si prospetta per la Juve. Non si sa chi comanda, non si sa chi farà il mercato, non si sa il futuro di Allegri, non si sa quali giocatori rimarranno. L’unica cosa che si sa è chi non comanda più, questo senso di precarietà non fa bene alla Juve.”