A TMW Radio è l'ora di Penna e Calamai, i voti alla Serie A di Luca Calamai: "E' una grande gioia per il Napoli ma anche di un calcio diverso. E' il calcio della competenza, non della ricchezza, della storia. Della competenza di un presidente non ricco che sa scegliere le persone giuste. Un club che non ha uno stadio di proprietà, un mondo economico particolare, che è fondato però sulla competenza. La competenza di Giuntoli, che arriva dal basso, che ha fatto la gavetta e bene. Ha sempre dato valore, ha scelto sempre ottimi allenatori e acquistando e vendendo ottimi giocatori. E poi la competenza di Spalletti. Trovavo assurdo che un allenatore bravo e preparato come lui non abbia mai vinto lo Scudetto. Ci è andato spesso vicino, ma mai era arrivato. Anche lui è partito dal basso, quando si è sentito bocciato dal calcio italiano è andato all'estero e ha vinto, acquisendo grande forza. Ha vinto con grande sacrificio, è tornato e ha avuto l'orgoglio di resistere e ha vinto. Speriamo che questa favola possa andare avanti. Oggi il mondo Napoli è aggredito, perché tanti sono ambiti. Credo che il Napoli abbia ancora una missione da compiere: vincere la Champions. Questo gruppo ha ancora qualcosa da vincere d'importante e ce la può fare, se resta quest'anima e questo gruppo. Il fattore massimo? Osimhen, che ha spostato tutto e ha reso tutto semplice nei momenti in cui ci poteva essere una flessione. Indispensabile? De Laurentiis, perché c'ha creduto davvero e non ha mai vacillato sulle sue certezze, sulle persone scelte. Determinante? Kvaratskhelia, che ha trasformato una squadra brava tatticamente in una squadra imprevedibile. Questo ragazzo è stato una molla in più e ha generato un effetto simpatia incredibile".