
Di Lucio Marinucci
Il calciomercato estivo come ben sappiamo apre ufficialmente i battenti il 30 Giugno, ma come ormai ci siamo abituati in questo forsennato calcio contemporaneo, gli spifferi delle varie trattative hanno già da settimane portato tante voci ad inseguirsi. Specialmente in Italia, dove in pratica ogni squadra deve muoversi sapientemente, con la classica inventiva ed arguzia che ci contraddistingue quando c’è da stringere la cintura. Tutti conoscono la situazione monetaria del mondo del pallone italiano, tant’è che in questo accettabilmente caldo mese di Giugno siamo già stati presi d’assalto. Prima abbiamo assistito alla raffica delle multimilionarie sirene saudite, per tecnici e calciatori, mentre ora sono le superpotenze inglesi ad averci messo nel mirino. In particolar modo è stata l’offerta shock del Newcastle per Tonali a scuotere gli animi. Il Milan targato Redbird non ha esitato ad accettare gli 80 milioni (bonus inclusi) dei bianconeri e il giocatore non si è tirato indietro dinanzi alla prospettiva di giocare nel campionato più competitivo del pianeta, disputare la Champions League e “accontentarsi” dei 7 milioni più 2 di bonus di ingaggio. La cessione più remunerativa nella storia del Diavolo ora potrà permettere ai rossoneri di gestire un discreto vantaggio economico rispetto alle concorrenti. Le varie Inter, Juventus, Roma ecc. infatti devono per il momento rincorrere, ma promettono battaglia, soprattutto per quel che riguarda il nome per distacco più gettonato del momento: Davide Frattesi.
Dopo l’ennesima grande stagione a livello di prestazioni e di gol sembra infatti giunto il momento dell’addio tra il classe ‘99 e il Sassuolo. I neroverdi se ne sono fatti tranquillamente una ragione, sopratutto considerando la base d’asta, che si aggira intorno ai 35-40 milioni. Una cifra importante per il ragazzo nato a Fidene, sempre più mezzala d’assalto, capace di colpire sistematicamente grazie ai costantemente affinati tempi d’inserimento in area di rigore. Quest’anno con Dionisi si è confermato più bomber e meno assistman rispetto alla stagione precedente, andando a segno per ben sette volte nell’ultima Serie A.
Lo vorrebbe l’Inter, che si appresta a salutare Brozovic e ha l’obbligo di costruire un centrocampo di qualità. Nello scacchiere di Inzaghi sarebbe suggestivo vederlo a sinistra di Calhanoglu, ormai sempre più acclamato regista, e insieme a Barella dall’altra parte. Sarebbe un terzetto estremamente votato all’attacco, ma non frivolo e anzi in grado di catturare con la grinta i cuori dei tifosi nerazzurri.
Lo vorrebbe anche la Juventus, che sta in maniera disperata provando a convincere Rabiot a restare, verosimilmente invano. Ecco che infatti gli occhi sono piombati su Frattesi, anche qui utilizzabile da interno di centrocampo in un 3-5-2 o in evenienza in un 4-3-3. Insieme a Locatelli e Pogba si troverebbe in un reparto più equilibrato rispetto all’ipotesi Inter, avendo forse ancora più possibilità di offendere e di segnare. Qualora dovesse anche rimanere Chiesa potremmo assistere ad una squadra ancora più rapida e verticale, in grado di soddisfare i parametri di Allegri.
Lo vorrebbe pure la Roma, club al quale è legato, essendo transitato nel settore giovanile giallorosso dopo aver fatto tutta la trafila nei piccoli della Lazio. La scorsa Estate Frattesi e i capitolini hanno flirtato a lungo, in un tango estenuante mai concluso col casquè. Quest’anno Mourinho ci può riprovare, per inserirlo in un centrocampo di qualità e quantità. Verosimilmente sarebbe titolare insieme a Pellegrini e Cristante, che garantiscono rispettivamente qualità e quantità all’interno di quel 3-4-1-2/3-5-2 che ha raccontato quasi più di battaglie che non partite. L’unico interrogativo è sulla visione del tecnico di Setubal. Per un allenatore che ha sempre fatto dell’accortezza difensiva il suo punto di forza potrebbe essere immaginabile vedere contemporaneamente insieme Pellegrini, Frattesi e Dybala? Tutti dubbi aleatori, che per il momento tengono banco solo nell’iperuranio del calciomercato. Inoltre per la Roma c’è da tenere in considerazione l’ormai celeberrimo 30% d’incasso che il club ha sulla cessione del giocatore. Una carta che potrebbe servire per abbassare il prezzo del cartellino in caso si approdo in giallorosso del giocatore, oppure da tesoretto in caso di matrimonio con un’altra squadra.
A proposito di tesoretto, l’ultima vera pretendente per Frattesi è il Milan, che ora dovrà saper sfruttare gli 80 milioni incassati dal Newcastle. I rossoneri si trovano di fronte tante opzioni, per un blocco in mezzo al campo quasi totalmente da ricostruire. Non c’è solo l’addio di Tonali da dover considerare infatti, ma anche l’infortunio di Bennacer (rientro previsto tra fine 2023 e inizio 2024) e il ritorno al Real Madrid di Brahim Diaz. Al momento si partirebbe con la titolarità di Pobega, Krunic e De Ketelaere. Decisamente troppo poco. In più qualora Pioli scegliesse di proseguire con il 4-2-3-1 la collocazione dell’attualmente mezzala del Sassuolo sarebbe un equivoco tattico, essendo per stessa ammissione del giocatore più adatto ad un centrocampo a tre. Insomma il Milan ha più disponibilità di tutti, ma anche un mare di interrogativi da sciogliere, anche in altri reparti. È la reginetta del mercato italiano in potenza, ma certamente ancora non in atto.
L’Estate però è ancora lunga, non ci resta che sederci e aspettare, tra una granita e una notizia su Davide Frattesi.