
Per parlare di Intere non solo a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è intervenuto l'ex calciatore e procuratore Massimo Brambati.
Su Ancelotti all'Everton
"Credo che aspettasse un allenatore importante italiano che smettesse il proprio percorso in Italia per contattarlo. Ma credo che i contatti con Ancelotti ci siano stati in precedenza. Che poi Ancelotti abbia deciso dopo l'esonero al Napoli di andare lì è giusto. Non devono sorridere i tifosi del Napoli, perché il club rimane comunque in difficoltà, nonostante l'arrivo di Gattuso, che si è messo in un ambiente difficilissimo, con giocatori in scadenza".
Su Gattuso
"Quello che dicono i protagonisti sono tutte frasi i circostanza. Ancelotti ha detto che lo spogliatoio non era una polveriera,ma poi si è vista la realtà. Lavorare con Adl è un problema, è un imprenditore prestato al calcio. Spesso, quando si muove, qualche danno lo fa. Ho stima di Gattuso, ma si è preso una bella gatta da pelare. Ma se dovesse centrare l'obiettivo Champions, veramente farebbe un'impresa".
Sul caso Conte-CorSport
"Purtroppo non si parla di calcio in Italia. Ma a parte questo, credo che sia stata un po' pilotata questa situazione. Al CorSport se peschi quella lettera, già sai cosa vuoi rispondere. Per far capire la direzione editoriale nei confronti di Conte. La reazione? Io avrei fatto la conferenza stampa, non puoi per un giornale mettere in croce tutti. Ha tolto ai tifosi la possibilità di sapere qualcosa sulla sfida alla Fiorentina".
Sulla Juventus
"Non serve un attaccante. E credo che non farà moltissimo nel mercato di gennaio. Basti vedere la situazione economica del club, come ha detto qualche mese fa Il Sole 24 Ore".