
Durante il programma "Piazza Affari" a TMW Radio è intervenuto Graziano Bini, allenatore ed ex calciatore, per commentare vari temi.
Che idea si è fatto del match di ieri? Lautaro ha cambiato la partita?
"Lautaro ha dato la svolta del match. Correa, insomma, penso abbia delle doti incredibili ma mi conferma i difetti che vedevo nella Lazio. Mi da l’idea che sia uno che non si sporca che se c’è da cadere nel fango non ci cade. Gioca in punte di piede. Ho sempre detto che lui faceva bene gli ultimi venti minuti. Ha delle doti tecniche molto buone ma non le riesce ad esprimere per carattere".
Da ex calciatore si può pensare più alla Champions League? Anche per gli allenatori?
"Per quello che riguarda i giocatori credo che sia Milan ed Inter abbiano passato un periodo molto critico, anche fisicamente. Rivedendole, però, mi sembra che anche fisicamente ci sia stato un upgrade. L’Inter e il Milan hanno dimostrato di avere grande intensità. È umano e normale che si possa pensare molto alla semifinale. Nelle ultime due, però, hanno dimostrato di avere la testa al campionato. Io tengo anche a ribadire ad una cosa per l’Inter. Siamo arrivati nelle prime quattro e alla semifinale ma io dico che se si perde la finale o la semifinale si torna ai venti punti dal Napoli. Arrivare in finale di Champions League va bene per la società e per l’economia della società. Per il resto poi si torna ai 20 punti".
Anche l’ambiente può influenzare?
"Io credo che sarei concentrato per la Roma ma la testa va oltre. Subentra anche il fatto degli infortuni che si vuole giocare la semifinale. Magari metti il piede più morbido. Il desiderio di giocare la semifinale è molto grande".
I nerazzurri hanno la rosa più lunga?
"A noi purtroppo è l'età media che ci condanna un po’. Abbiamo alcuni giocatori sopra i 30. Fare 10 partite al mese è incredibile. Io, al di là dello strapotere del Napoli, lo vedo come un campionato falsato per il Mondiale. Non si può giocare sempre ogni tre giorni".