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Bertotto: "Vlahovic ciò che serviva alla Juventus. Milan? Va bene così"
31 gen 2022 18:30Calcio
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ex difensore Valerio Bertotto, oggi allenatore, ha così parlato in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando nel commentare le operazioni invernali della Juventus in entrata: "Vlahovic è davvero un attaccante fortissimo, una prima punta moderna forte e tecnica che attacca gli spazi e fa reparto. Un giocatore che la Juventus non aveva in quel reparto". Troppo ripensarli in lotta per lo Scudetto? "Sono stati fatti grandi passi avanti negli ultimi anni, dopo essere partiti un po' in sordina è venuto fuori lo spirito di giocatori comunque ottimi. Zakaria porta fisicità e dinamismo, potrebbero aver rivoluzionato abbastanza in funzione di una crescita sia in campionato che nelle altre competizioni". La storia di Gatti può insegnare qualcosa al sistema calcio? "In Italia c'è bisogno di capire che ci sono tanti ragazzi che magari arrivano un po' più tardi, tra sacrifici e gavetta. Lui è la riprova che chi ha voglia, determinazione e capacità, alle quali va abbinata una dose di fortuna, qualcosa di buono succede".

Il Milan doveva fare qualcosa in difesa? "La squadra funziona, gioca e ha un'identità precisa. Hanno perso Kjaer ma in Gabbia hanno un giovane sul quale puntare: avranno valutato di non dover intervenire a caldo e mi sembra un ragionamento più che sensato".

Gosens all'Inter che mossa è? "Ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore: non si vede da un po' per l'infortunio ma è tra i migliori del suo ruolo. Aggiungerei anche Caicedo, che può essere valida alternativa e spalla a Dzeko, un'arma in più per l'allenatore".

La Fiorentina è condizionata nella lotta all'Europa? "Senza Vlahovic servirà sostituirlo con un livello alto, anche se va detto che Roma e Lazio hanno fatto poco sul mercato".

Sabiri che acquisto è per la Sampdoria? "L'ho allenato lo scorso anno ad Ascoli, se cresce nelle giocate è un trequartista che può fare davvero male, in senso positivo per la sua squadra. Ha giocato in Bundesliga, è pronto per un campionato come la Serie A".

Vede un maggior coinvolgimento di giovani in Italia? "C'è un cambio di mentalità, bisogna valorizzare questi ragazzi. Non tutti sono pronti magari per la Serie A, certo".

L'Udinese può salvarsi? "Hanno preso un paio di difensori centrali che possono essere utili alla causa: per me l'Udinese ha una buona squadra, seppure non stia brillando in maniera assoluta".

La Salernitana prova la rivoluzione d'inverno. "Quando le cose non funzionano, l'errore più grosso che puoi commettere è non cambiare nulla. Il pallone è strano, a volte sembra una scienza esatta e molto spesso non lo è. Hanno fatto cambi, stanno lottando per provare a mantenere la categoria".

TMW Radio Regia
Valerio Bertotto intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini © registrazione di TMW Radio