6* giornata di Champions League i Top e Flop di Bayern Monaco-Inter. Alessandro Sticozzi

All'Allianz Arena va in scena l'ultimo turno del girone C, detto anche "tour infernale" in estate. Nel primo giorno di novembre, smaltite le scorie del caldo estivo, l'Inter di Inzaghi si presenta in casa del Bayern Monaco già qualificata agli ottavi. Per questo i nerazzurri optano per una formazione altamente sperimentale, con minuti nelle gambe per Gagliardini, Bellanova e Asllani, calati in un contesto che sa tanto di gita fuori porta pre-derby d'Italia. 

La prima mezz'ora interista, nonostante l'undici rimaneggiato, è altamente convincente. S'intenda, anche il Bayern schiera le riserve di panzer, ma quelli di Inzaghi creano occasioni e tremano quasi mai. C'è spazio per un caso Var, con Mané che viene giustamente graziato per un mani in area sul destro dell'ispirato (come al solito, ultimamente) Barella. La miglior occasione giunge sui piedi di Lautaro, ma l'argentino non insacca in scivolata il gran cross di Gosens, che a sua volta era stato innescato da una precisa verticalizzazione di de Vrij.

Al 31' i bavaresi si ricordano di poter diventare padroni direttamente da calcio d'angolo, con Pavard che annichilisce Lautaro in volo, schiacciando oltre Onana l'1-0. Di lì in poi capita poco sino al duplice fischio di metà tempo.

Nella ripresa tanti cambi e tanti scambi, nel senso che le squadre continuano a giocarsela a viso aperto, consapevoli che la posta in palio è più bassa che mai. Si fa preferire il Bayern, con l'Inter che comunque difende con ordine e pochi affanni. Almeno fino al 26', quando Choupo-Moting, un secondo prima di uscire dal campo, segna un gol straordinario dalla gran distanza con un destro perfetto: è 2-0. Nell'ultimo quarto d'ora c'è spazio anche per il "bimbo" Valentin Carboni (classe 2005) e per un’occasione al fotofinish per Dzeko (entrato molto bene).
Ancora una volta per il Bayern è 18/18 nei gironi; Inzaghi si tiene il secondo posto e riprende fiato in vista del decisivo Juve-Inter di domenica sera.

TOP
Choupo-Moting - Il gol vale il prezzo del biglietto all'Allianz Arena. Uno dei più belli della stagione. Per il resto ondeggia lungo il fronte offensivo senza troppa incisività.
Kimmich - Anche se le partite non contano nulla, c’è il rischio di trovarlo ovunque, senza un ruolo, senza un piede preferito. Ma con tutto il resto.
Darmian - Fuori dai radar negli ultimi tempi sfodera una prestazione importante da braccetto destro contro avversari terribili, che con abnegazione fa sembrare meno mostruosi.

FLOP
Correa - Fa sempre troppo poco ed è quasi mai incisivo nonostante sia spesso coinvolto dai compagni. Non prosegue sull'onda lunga del gran gol alla Samp.
Lautaro - Il gol sbagliato sullo 0-0 e la caduta nel duello con Pavard per l'1-0 bavarese incidono sul punteggio, anche se c'è da dire che la partita contava poco nella classifica del girone anche per grandi, immensi meriti del "Toro".