Trentaquattresima giornata

Promossi: il Parma di Pecchia e, soprattutto, del Mudo Vazquez. L’argentino è una garanzia, un lusso per la categoria. La sua zampata è vincente ed ancor più letale perché piazzata contro il Cagliari di quell’osso duro di Claudio Ranieri (2-1). Bene anche Gudmundsson, il folletto biondo che ha conquistato la parte rossoblu della Lanterna. Il successo (1-0) contro il Cittadella salda il secondo posto e fa sentire il fiato sul collo del Frosinone. Bene il Brescia dopo il successo (2-1) di Reggio Calabria. Plauso al Bari che espugna Pisa con Antenucci che migliora invecchiando come il buon vino e mette pressione al Frosinone. Magistrale lezione del Venezia a Terni. Un poker che certifica il grande lavoro compiuto dall’ottimo Vanoli. 
Torna a ruggire la vecchia Leonessa. Nulla è ancora perduto. 

Rimandati: Frosinone capolista. Già, ma fino a quando? Con questo andamento lento non sarà un problema per il Genoa superare i Leoni ciociari in classifica. E per fortuna (loro) che il Bari è attardato altrimenti la promozione diretta non sarebbe stata più così sicura. Girone di ritorno in calo. 

Bocciati: il Perugia di Castori all’ennesima occasione gettata alle ortiche. Sempre in casa. Vincere al Curi è diventata un’impresa titanica e lo 0-0 contro il Cosenza serve più ai Lupi calabresi. Serve una scossa. Ed anche alla svelta. Male anche il Palermo, fuori dai playoff dopo il pari (1-1) contro il Benevento Cenerentola del torneo. A fronte di corposi investimenti in gennaio - Verre su tutti - era lecito attendersi molto di più. In caduta libera la Reggina che, senza il sacco di Perugia, sarebbe fuori dai playoff. La strada intrapresa in campo, complici le vicissitudini societarie, non fanno dormire sonni tranquilli. Male la Ternana. La scoppola contro la Ternana è pesante da smaltire.