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B…uona condotta - il punto sulla serie cadetta
29 gen 2023 18:13Calcio

Il Frosinone può tranquillamente inserire il pilota automatico. L’1-0 casalingo contro il Benevento - gol di Borrelli su rigore - certifica il netto dominio della squadra di Grosso. Con le inseguitrici in letargo, i rischi sono ridotti all’osso. Se in cima ai monti di Trento si smarrì l’Andrea del De André, su quelli altoatesini s’é perso il Filippo di Reggio. Inzaghi, naturalmente, insieme alla sua Reggina, lontana dallo smalto del girone d’andata. Vedremo se a differenza di quello sfortunato Andrea che non seppe tornare, il Filippo amaranto saprà invece ritrovare la retta via del successo. Per ora è costretto ad incassare due mele col marchio Bisoli. Di qualità, ma anche concretezza. 

Ne approfitta solo in parte il Genoa, frenato sullo 0-0 dal Pisa nella sfida tra care e vecchie repubbliche marinare. Fa peggio il Bari che cade in casa, colpito e affondato dal Perugia.
Galletto cotto a puntino da Castori, che compie due rivoluzioni entrambe vincenti. La prima ad inizio partita con cinque cambi rispetto al tracollo del Tardini. La seconda nella ripresa, quando cambia al momento giusto ed inserisce El Hombre del partido, Giuseppe Di Serio. Sua la doppietta che affossa un Bari orfano di Cheddira ma a corto di alibi.

La gara del “gemellaggio” la vince la Ternana. Sugli scudi Ghiringhelli e Favilli. Male il Modena, soprattutto nel primo tempo. Gerli sbatte contro il muro Di Tacchio e il Canarino perde fosforo. Ci provano i Gialli a rientrare in partita con l’umbro Falcinelli che prova a farsi perdonare il grave errore che aveva spianato la strada alla Fere. Purtroppo per lui e per i Gialli è solo un’illusione. Lo squalo Bonfanti, al Liberati in versione pesciolino rosso, si mangia un gol a porta vuota calciando sul palo un pallone che bastava spingere in rete con un’alitata. 

Cade il Parma bipolare di Pecchia. Si incarta nei boschi di Cosenza e finisce nelle fauci dei lupi calabresi. Di Florenzi il gol partita. Neanche l’espulsione di Cortinovis rivitalizza i Ducali.
A Parma è giunto il momento delle riflessioni.
La notte dei pensieri e degli amori di Zarrilliana memoria dovrà portare consiglio anche all’ombra della città ducale. Ad oggi, il Parma è fuori dai playoff, ed è un piazzamento francamente inaccettabile. 

A Cagliari hanno osato, hanno cambiato e, almeno per il momento, hanno raccolto. Ampi meriti sono del saggio Ranieri, l’uomo di Leicester, che ha conferito smalto e linfa ai quattro mori. Sette punti in tre partite, scusate se è poco. Il sesto posto si brinda a sorsi di mirto, quello griffato dalla premiata ditta Altare-Lapadula. 

Matteo Brunori è sempre più l’idolo di una Palermo che sogna in grande. Fa tutto il bomber tascabile che, come la Penelope di Ulisse, fa e disfa la tela rosanero a proprio piacimento. Prima porta in vantaggio i suoi, poi sbaglia il calcio di rigore del nuovo vantaggio, quindi fissa il punteggio sul definitivo 2-1 che affossa definitivamente l’Ascoli di Bucchi. Del nuovo acquisto Forte il gol del momentaneo 1-1 bianconero. Una mazzata per il Picchio, ormai col becco poco appuntito e in crisi mistica e di risultati. Bucchi è in discussione e l’ombra di Iachini si fa sempre più minacciosa. 

In caduta libera anche il Brescia. La Leonessa sembra un gattino, più che graffiare preferisce fare le fusa. Il Como ringrazia e porta a casa tre punti vitali. La gita fuori porta di Baselli, uno dei Bravi di Don Rodrigo Longo, calma le acque in riva al lago più famoso della letteratura italiana. Giuste le espulsioni di Mangraviti e Papetti. Clotet - che al momento di Guardiola ha solo il nome - dovrà reinventarsi la difesa nel prossimo match da dentro o fuori al Curi di Perugia. 

Venezia e Cittadella si dividono la posta con un punto che fa bene al morale delle avversarie. L’inutile 1-1 lascia il Venezia all’ultimo posto e il Cittadella in zona play-out. Di Pohjanpalo e Antonucci le reti dell’incontro. Il resto è da dimenticare ed archiviare in fretta.
di Raffaele Garinella 

TMWRADIO Redazione