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Alla Roma basta il rigore: 1-0 a un Bologna mai domo, Abraham "salva" il risultato!
04 gen 2023 18:44Calcio
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16° giornata di Serie A, i Top e Flop di Roma-Bologna. Alessandro Sticozzi

La Roma si ripresenta nel 2023 senza Abraham e con Zaniolo centravanti, il Bologna opta per un 4-2-3-1 molto fluido.
Quelli di Mourinho partono lenti ma colpiscono presto, con Pellegrini che trasforma il rigore dell’1-0 al 6’, dopo che Dybala se l’era conquistato sull’intervento irruento di Lucumi. Capita poco fino alla mezz’ora, eccezion fatta per una bordata di Mancini dai 35 metri. I giallorossi controllano i ritmi e variano spesso la posizione degli attaccanti, quelli di Thiago Motta agiscono in ripartenza e provano a pungere sulle fasce senza però particolare costrutto.
Sul finire della prima frazione la Roma cerca la via del 2-0, non trovandola per questione di millimetri con Dybala, bravissimo a coordinarsi sugli sviluppi di un corner: l’1-0 al 45’, con Santoro che dà “un solo minutino di recupero” a fronte di tante interruzioni per infortunio, pare essere il risultato più logico.

Il secondo tempo inizia con una grande occasione per Zaniolo, che servito da un tacco “osceno” di Lucumi in area di rigore, è sbattuto sulla coraggiosa uscita di Skorupski. Il Bologna non sta a guardare e costruisce un’occasione “multipla” in mischia, trovando Smalling pronto a sacrificarsi per evitare il pari. Si fa male poi Zaniolo (60’) e viene subito sostituito da Abraham: applausi d’incoraggiamento del pubblico per entrambi. Animi che si surriscaldano in un paio di circostanze: Mancini e Arnautovic arrivano a contatto a palla lontana nel primo caso, mentre Ferguson si prende un doveroso giallo per simulazione dopo un tuffo scenico in area. Si ferma poi anche Dybala (74’) per crampi, al suo posto Bove. Il finale è convulso e nervoso, con Smalling e Abraham che “salvano” i 3 punti nel recupero, confermando la vitalità del Bologna e la grande sofferenza giallorossa.

Il gioco della Roma continua ad essere "misterioso". Tahirovic si è ben inserito e a centrocampo ha gestito palloni e distanze come un veterano. Quello che continua a latitare è un minimo di continuità nella fase d'attacco. Dopo un avvio incoraggiante, col passare dei minuti, quelli di Mourinho (oggi allenati da Foti) si sono appiattiti e "annoiati", ricordando le sbiadite e opache partite di fine 2022. Abraham entra e prova a fungere da punto di riferimento offensivo, finendo per essere decisivo invece nella propria area di rigore. Zaniolo si muove bene ma palla al piede continua ad avere un complesso d'innamoramento verso il pallone che ne frustrerà la crescita. I tre punti cancellano in parte il poco costrutto, ma Mourinho in primis sa che - per centrare l'obiettivo quarto posto - servirà produrre molto di più.

TOP
Pellegrini - Nei tanti e vorticosi cambi sulla trequarti giallorossa - gol a parte - è lui l’uomo della sicurezza in possesso.
Smalling - Migliore dei tre dietro, bravissimo quando gli altri due iniziano a soffrire negli ultimi minuti. Sono almeno due i salvataggi che proteggono la porta di Rui Patricio dalla caduta.
Orsolini - Finché ha birra è uno dei migliori dei suoi: difficile capire quando sceglie di usare il destro anziché il sinistro, è uno dei più imprevedibili dell’assetto offensivo di Thiago Motta.

FLOP
Arnautovic - Crede di essere stato assoldato per un match di “wrestling & minacce” e se fosse per quello sarebbe da includere nei “Top”. Peccato che al calcio si giochi con i piedi per fare gol. Non tira mai e solo nel finale si mette in luce per un paio di combinazioni comunque infruttuose.

TMWRADIO Redazione