Antonio Paganin, ex calciatore, ha parlato a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, di Inter e non solo.

Inter che passa il turno in un girone difficile. Ha fatto un capolavoro Inzaghi? E con il ritorno di Lukaku può rimontare anche in campionato?
"I numeri dicevano che venivano da 4 sconfitte in campionato ed era difficile dire che Inzaghi avesse la situazione in mano. C'era il dubbio che governasse lo spogliatoio. Non ha avuto una vera alternativa a Perisic, l'infortunio di Lukaku e i dubbi su Dzeko e l'infortunio di Brozovic. Bravo a fare quadrato il tecnico insieme alla squadra. C'era la pressione per una squadra importante e in difficoltà. Se hai gli attributi ne vieni fuori, e ha dato un segnale forte caratteriale. Ieri sera hanno reso la partita semplice. Rimonta Scudetto? La vedo complicata perché davanti c'è una squadra che gioca con una semplicità disarmante. Anche ieri il Napoli ha fatto qualcosa di incredibile. Se mantiene questo livello calcistico che non ha mai avuto prima sarà dura".

E la Lazio può entrarci nella lotta?
"La mano di Sarri si vede, è entrato in empatia con i giocatori. Ti deve andare tutto bene, se non hai una rosa profonda è difficile. L'Inter ha una rosa per rimanere comunque agganciata, se perdi qualche elemento importante diventerebbe problematica. Deve dimostrare per più tempo di avere costanza e forza, ad oggi sono avanti Milan e Napoli".

Juventus, in caso di addio ad Allegri chi sceglierebbe? Conte, Tuchel, Zidane e Luis Enrique?
"Il rischio è svalutare il parco giocatori. Tuchel è il più interessante, ma per il suo tipo di calcio ne rimarrebbero pochi di quelli in rosa ora. Bisogna vedere bene chi è più compatibile con questo parco giocatori, non serve solo avere un grande nome. Capisco la volontà, ma poi devi fare i conti anche con le disponibilità. Un allenatore di livello non viene se non gli metti a disposizione un certo materiale".