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Chiappucci: "Rebellin uomo semplice. In bici ho rischiato anche io ma la passione non si può fermare"
01 dic 2022 19:30Altri sport
© foto di Federico De Luca

Per ricordare Davide Rebellin, scomparso il 30 novembre dopo essere stato travolto da un camion mentre si allenava vicino casa con la sua bici, è intervenuto a TMW Radio un campione delle due ruote come Claudio Chiappucci: "Era un ragazzo semplice, molto sensibile. Parlare con lui era come parlare con un ragazzino, nonostante avesse 51 anni. Era sempre bello parlare con lui di ciclismo. E' sempre stato uno con i piedi per terra. Ne ho viste tante di tragedie negli anni, ma non te le aspetti mai cose del genere. Ha scritto pagine indelebili del ciclismo. Negli ultimi anni i rischi su strada stanno aumentando. Ancora oggi vado in bici e mi sento sempre a rischio. A me una volta è capitato un episodio simile ma ho avuto più fortuna di Davide. Ho percepito il pericolo e sono stato lesto nel buttarmi in un campo. Fossi andato dall'altro lato, sulla strada, sarei stato travolto dalle auto che arrivavano. I rischi ci sono, ma non ce li andiamo a cercare noi ciclisti. Ogni volta che esco in bici, perché ho sempre la passione e questo è il mio sogno fin da bambino, so che sono a rischio, nonostante tutto. Ma non posso abbandonare la mia vita e voglio continuare a farlo. Ieri alla notizia mi sono fermato e ho avuto paura. E' sempre un momento di riflessione, perché può succedere a tutti".

TMWRADIO Redazione