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ESCLUSIVA - Crotone, Barberis: "Ottimo approccio in questo avvio di stagione"
05 ott 2017 18:30Calcio
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ai microfoni di TMWRadio, su Tribuna Stampa, è intervenuto il centrocampista del Crotone classe 1993 Andrea Barberis.

Dopo l'impresa dello scorso anno vorrete sicuramente ripetervi: come sta andando questo inizio di stagione? "Siamo partiti molto meglio rispetto alla scorsa stagione, soprattutto perché quest'anno noi, come giocatori e come società, abbiamo più esperienza. Abbiamo approcciato queste prime giornate con il piglio giusto, ma siamo consapevoli che la salvezza per noi rimane un'impresa e che sarà difficile raggiungerla. La società in estate ha fatto acquisti importanti, un mix di ragazzi giovani e calciatori di esperienza che si stanno dimostrando all'altezza della categoria".

Oltre l'obbiettivo di squadra della salvezza, quale sarà il tuo obbiettivo personale quest'anno? "Sicuramente punto a realizzare il primo gol in Serie A, perché mi manca e vorrei riuscirci il prima possibile per dare una mano alla squadra. Uno stadio in particolare dove mi piacerebbe fare gol? San Siro è la scala del calcio, il tempio del calcio. Sarebbe il massimo segnare al Meazza".

Quali sono i ricordi più belli della promozione dalla B nella stagione 2015-2016?

"E' stato un anno fantastico, perchè è stato tutto inaspettato. Volevamo fare un campionato tranquillo per cercare la salvezza il prima possibile. Poi a mano a mano sono arrivate le prestazioni e i risultati. Tutto davvero straordinario, anche perché la città ci caricava a ogni occasione, domenica dopo domenica. C'era un entusiasmo incredibile. Come tra l'altro nel finale della scorsa stagione. Quando abbiamo iniziato a credere alla Serie A? Penso che la sfida cruciale per noi è stata la gara di ritorno contro il Bari, perché ci ha dato la consapevolezza di essere una squadra forte, un gruppo unito fino alla fine e anche che la buona sorte era dalla nostra".

In questo avvio di campionato avete incontrato squadre importanti come Atalanta, Milan e Inter. Quale delle due milanesi ti ha colpito di più in positivo?

"Diciamo che la partita con il Milan è stata condizionata dall'episodio dopo due minuti, quindi è molto difficile da valutare. Senza quell'episodio infatti non so se sarebbe andata a finire comunque così, o se sarebbe andata in maniera diversa. Contro l'Inter invece abbiamo fatto una grande partita, mettendoli in difficoltà con il nostro modo di giocare. Purtroppo per noi loro hanno trovato il gol nel finale, vanificando un po' la nostra prestazione".

A proposito di episodi dubbi, come giudicate voi giocatori il Var?

"In campo ci pensiamo solo quando c'è una situazione che lo coinvolge. Altrimenti non ci si pensa e si rimane concentrati sul match. Ovviamente quando decide bene sono tutti contenti e soddisfatti, qundo però sbaglia anche il Var ci si pone alcune domande".

Quest'anno in rosa ci sono due giovani interessantissimi, Mandragora e Tumminello...

"Sono entrambi profili di livello e di qualità. Mi dispiace moltissimo per Marco Tumminello perché dovrà star fuori gran parte della stagione. Si era già ambientato benissimo con la squadra e stava iniziando a giocare, a prendere fiducia e a capire la categoria. Un gran peccato per lui. Mandragora non lo scopro io, ci potrà dare una grande mano. Non so dire se tornerà alla Juventus il prossimo anno, ma sicuramente è destinato a far bene in una grande squadra".

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