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Menichini (all. Turris): “A Torre del Greco stiamo facendo bene, Mazzone indimenticabile”
27 mar 2024 18:35Calcio
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto mister Leonardo Menichini, attualmente allenatore della Turris.

Come sta andando con la Turris?
“Gli ultimi risultati sono stati buoni. Soprattutto a Torre del Greco in casa nostra abbiamo fatto bene. Fuori casa abbiamo giocato bene, non raccogliendo quanto meritavamo. Siamo in linea di galleggiamento, ma è ancora lunga”.

La vittoria sul Catania può essere uno spartiacque?
“Vittoria molto importante. 15 giorni fa abbiamo battuto la Casertana che è al top nel girone. Dobbiamo recuperare, quindi non abbiamo alternative al cercare la vittoria punto e basta”.

Il Catanzaro gioca il miglior calcio della Serie B?
“Sono convinto anche io. Gioca un calcio molto bello da vedere. Vivarini è un bravissimo allenatore e non sembra una neopromossa. È in piena lotta per puntare ai Play-Off, con possibilità di farcela per la Serie A negli scontri diretti. Piazza ambiziosa, grande tifoseria e società solida”.

Giusto connubio tra società ed allenatore?
“Sembra facile, ma risalire dalla C è complicato. Stanno facendo un percorso importante, si vive tanto di ricordi e non c’è pazienza. Invece bisogna programmare e ponderare”.

Si aspettava di vedere la Salernitana in questo stato?
“Onestamente non pensavo così male. Erano partiti con una buona rosa. Certe situazioni vanno vissute da dentro per commentarle”.

Com’è stata questa prima stagione senza aver potuto discorrere di calcio con Carletto Mazzone?
“Per quel che riguarda il mio percorso con Mazzone, ho fatto 14 anni il secondo allenatore. Mi ha insegnato il mestiere, sotto il profilo tecnico mi ha dato tanto. Io e la mia famiglia gli saremo sempre riconoscenti. A volte parlo con i miei giocatori e vengono fuori aneddoti che lo rendono un personaggio immortale. Non mi sembra vero che non ci sia più”.

L’Ascoli in B?
“Percorso sofferto per l’Ascoli. Anche lì è dura, perché a livello ambientali hanno pretese riferite all’aver fatto la Serie A per tante stagioni. Chi sarà più tenace e non perderà la testa avrà il vantaggio di fare un gran finale di stagione. Noto sempre più squadre, anche in C, che finiscono in inferiorità numerica per problemi nervosi riferiti alla lucidità”.

Alessandro Sticozzi